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È disponibile sul sito internet del Ministero delle politiche agricole la graduatoria dei progetti per accedere ai fondi della quota nazionale per il contributo alle azioni di promozione sui mercati dei Paesi terzi, come prevista dalla Ocm vino comunitaria.

Per la campagna 2012/2013 è previsto un importo complessivo, a livello nazionale, di 8.928.678,39 euro. Sulla medesima disponibilità sono confermate le ammissioni a beneficio per le seconde e terze annualità dei progetti pluriennali approvati nell'ambito delle campagne 2011/2012 e 2010/2011, con contributi rispettivamente di 19.710.739,17 euro e 2.006.247,69 euro.


Pochi giorni dopo lo stop alla commercializzazione dei vini in polvere fai da te imposto dalla Unione europea, l’europarlamentare Mara Bizzotto ha presentato una nuova interrogazione in cui chiede di impedire la vendita di questi falsi vini anche sui principali siti di e-commerce, come Ebay e Amazon.

‘Che vini di qualità come il Prosecco, il Valpolicella e l’Amarone - spiega l’on. Bizzotto - vengano taroccati in maniera tanto spudorata e commercializzati su Internet, è un fatto intollerabile che non può passare sotto silenzio. Se l'Ue ha già dichiarato illecito il mercato di questi falsi vini, e l'ha fatto oltretutto nelle opportune sedi istituzionali, non vedo perché alcuni fra i più popolari siti web al mondo possano continuare a commercializzare indisturbati questi colossali tarocchi’.

‘È arrivato il momento di passare dalle parole ai fatti - conclude la Bizzotto - introducendo regole e misure stringenti che pongano fine una volta per tutte a questo business illecito che prolifera ai danni del settore vitivinicolo di casa nostra, che rappresenta un'eccellenza riconosciuta a livello mondiale’.


Voluto dal ministro Catania lo scorso febbraio, nasce sul sito del ministero delle Politiche agricole l’elenco del lobbisti del settore agro alimentare, la prima iniziativa in Italia con lo scopo di regolare con la massima trasparenza il rapporto tra il mondo delle lobby e l’amministrazione centrale. In particolare, dovranno iscriversi all'elenco tutti i lobbisti che desiderino partecipare alle consultazioni previste per legge. I lobbisti iscritti potranno inoltre presentare proposte, richieste, studi e documenti. Ogni lobbista dovrà infine presentare una relazione annuale nella quale dovrà indicare l'attività di rappresentanza di interessi condotta nei confronti del ministero, nell'ambito delle consultazioni a cui ha partecipato. L'elenco dei lobbisti e le singole relazioni prodotte dalle lobby sono liberamente consultabili sul sito delle politiche agricole. Il compito di curare l'elenco e le procedure di consultazione è affidato alla unità per la trasparenza, una struttura interna del ministero appositamente creata.


L’agenzia per la promozione dell’export Ubifrance di Budapest informa che attualmente in Ungheria le quantità di vino disponibili a livello nazionale sono insufficienti a causa delle avverse condizioni climatiche dei mesi scorsi, che hanno visto alternarsi forti gelate invernali e una estate nel segno della canicola. Mancherebbe quindi sul mercato circa un milione di ettolitri, che presumibilmente dovrà essere cercato attraverso un aumento delle importazioni. Attualmente, gli importatori cercano prioritariamente vini europei, in particolare vini da tavola italiani, ma sono richiesti anche i vini del Nuovo Mondo, che rappresentano il 10-15% delle importazioni ungheresi di vino. Nel 2011 le importazioni ungheresi di vino in bottiglia sono ammontate a 515.000 hl circa.


Il Beaujolais noveau arriva oggi, minacciato dalla crisi e dal calo della produzione: come ogni anno infatti, il terzo giovedì di novembre è il giorno dell’inizio delle vendite di questo vino, ma quest’anno il suo orizzonte non è affatto sgombro da nubi. La produzione di Beaujolais infatti quest’anno si è praticamente dimezzata, complice il maltempo e le grandinate estive, al punto tale che centinaia di piccole aziende vinicole hanno deciso di non produrlo, mentre numerose altre hanno dichiarato di avere serie difficoltà finanziarie al punto tale che una linea telefonica dedicata è stata attivata per agevolare le richieste di aiuto dei produttori.

Chi invece è rimasto sul mercato promette che i consumatori non soffriranno di alcuna penuria, ma solo nei prossimi mesi si saprà se anche quest’anno si è riusciti a mantenere la quota delle vendite di Beaujolais noveau a 36 milioni di bottiglie, come lo scorso anno. La Francia rappresenta il 55% del consumo totale, mentre il Giappone è il primo paese importatore, con una quota di mercato del 20% prevista in crescita. Seguono gli Stati Uniti, con un valore di 7,9 milioni di euro e poi Regno Unito, Svizzera e Germania.


Tra le iniziative promozionali previste per l’anno prossimo e dedicate al vino italiano, l'agenzia Ice sarà presente con una collettiva di aziende produttrici italiane alla prossima edizione della Vinexpo di Bordeaux prevista dal 16 al 20 giugno 2013. Giunta alla sua 17° edizione, Vinexpo rappresenta un appuntamento imprescindibile per ogni azienda vinicola fortemente orientata all’export. La sua importanza internazionale si evidenzia anche dalle cifre della scorsa edizione: 2.400 aziende vinicole provenienti da 47 nazioni, oltre 48.000 visitatori provenienti da 148 paesi.

Il modulo standard espositivo avrà una superficie minima orientativa di 10-12 metri quadri con possibili scostamenti fino al 20% circa dovuti a esigenze tecniche. Sono consentite condivisioni di moduli standard o di aree comuni personalizzabili. Per informazioni inviare una email a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. mentre la domanda di partecipazione allegata, unitamente alla scheda aziendale, dovrà essere inviata entro il termine ultimo di chiusura delle iscrizioni, fissato per il giorno 7 dicembre 2012, esclusivamente via fax allo 06-89280362.


I kit per la produzione di vini Dop e Igp in casa propria, i famosi vini ‘fai-da-te’, devono essere ritirati dal mercato. Lo afferma il Commissario europeo all’agricoltura Dacian Ciolos che, in risposta ad una interrogazione parlamentare dell’eurodeputata Mara Vizzotto (Lega Nord) ha fugato ogni dubbio in merito alla commercializzazione di tali prodotti in vendita su Internet ma anche in alcuni negozi inglesi, vedi il servizio di Striscia la notizia di fine settembre.

‘La Commissione è stata informata – si legge nella risposta - delle pratiche commerciali a cui si fa riferimento nell’interrogazione e, durante l’ultima riunione del Comitato di gestione dell’Ocm unica, ha provveduto a informare le delegazioni degli Stati membri che tali pratiche violano le norme in materia di etichettatura nel settore vitivinicolo stabilite dalla legislazione europea. La Commissione ha precisato che i prodotti in questione non possono essere commercializzati utilizzando una denominazione di origine protetta (Dop) o un’indicazione geografica protetta (Igp), nemmeno attraverso una semplice evocazione del nome. Gli Stati membri devono adottare tutti i provvedimenti necessari a prevenire l’uso illecito del nome di una Dop o di un’Igp ritirando dal mercato tali prodotti’.

Si stima che attualmente nei diversi Paesi dell’Unione europea almeno venti milioni di bottiglie di ‘vino’ vengano ottenute attraverso wine kit prodotti principalmente in Canada e in Svezia.


Sta per iniziare in Spagna una nuova campagna promozionale a favore di un consumo moderato di vino organizzata dalla spagnola del vino (Fev) e la Conferenza spagnola dei consigli regolatori vitivinicoli (Cecrv), con il sostegno del ministero dell’Agricoltura spagnolo e della Unione europea. L'obiettivo è quello di informare il pubblico sulle virtù di un consumo moderato, aumentare la conoscenza dei consumatori e sottolineare il ruolo del vino nella società come parte della storia, della cultura e della dieta mediterranea.

Sotto lo slogan ‘Quien sabe beber, sabe vivir’ (Colui che può bere, sa vivere), la campagna utilizzerà i mezzi di stampa tradizionali (giornali e riviste), nonché su Internet. Inoltre prevede la collaborazione di volontari e riconosciute figure pubbliche del paese, che saranno gli ambasciatori del messaggio dell’importanza di bere con moderazione evitando i pericoli dell’abuso di alcol.


Il Comitato nazionale vini si è riunito il 30 ottobre scorso per deliberare su tre richieste di modifica dei disciplinari di produzione, uno dalla regione Piemonte e altri due dalla regione Emilia Romagna.

Per il Piemonte è stata valutata positivamente la richiesta presentata dal consorzio di tutela Gavi per la modifica dell’articolo 6 del disciplinare di produzione della Docg Gavi alla tipologia spumante. Per l’Emilia Romagna sono state deliberate in maniera favorevole le richieste di modifica al disciplinare di produzione dei vini ad Igt 'Bianco di Castelfranco Emilia', che ha assunto la denominazione di 'Castelfranco Emilia' e al disciplinare di produzione dei vini ad Igt 'Emilia' o 'dell'Emilia'. In ambedue i disciplinari di produzione le modifiche principali hanno riguardato la previsione di nuove tipologie di prodotto, la variazione della zona di produzione nonché la delimitazione della zona di vinificazione.

Il Comitato nazionale vini ha infine espresso il proprio parere sulla richiesta del ministero sulla disciplina degli esami analitici per i vini Dop e Igp, degli esami organolettici e dell'attività delle commissioni di degustazione per i vini Dop e del relativo finanziamento.


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