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In leggero calo il consumo dei vini in Svizzera nello scorso anno (-2,3% rispetto al 2010) pari a 1,89 milioni di hl, rispetto al totale generale di 2,74 milioni di hl consumati. L’Italia è sempre il primo paese importatore con 694 mila hl, seguono la Francia con 437 mila hl e la Spagna con 387 mila hl. Questi primi tre paesi coprono l’80% delle importazioni elvetiche. Nel complesso, le importazioni di vini provenienti dalla Spagna e Germania sono aumentate, mentre quelle dei vini italiani, francesi e americani sono diminuite. La Svizzera acquista in bottiglia, il 54% dei vini tranquilli e se Italia e Spagna non si discostano molto dalla media (rispettivamente 58,85 e 51,6% di imbottigliato), la Francia invece esporta in Svizzera più vino sfuso che imbottigliato (48,4%).


L’assemblea generale dell’Oiv, tenutasi nella città costiera di Izmir (Turchia) immediatamente dopo il XXXV Congresso mondiale della vigna e del vino ha eletto alla presidenza Claudia Inés Quini (Argentina) per un mandato di tre anni succedendo al francese Yves Bénard, che diventa ora primo vice presidente. Nata nella regione argentina di Mendoza, Claudia Inés Quini si è laureata in Ingegneria Chimica presso l’Universidad Tecnológica Nacional, specializzandosi in seguito nella gestione e ricerca in ambito vitivinicolo ed è inoltre vicecapo di ricerca presso l’Istituto nazionale per la viticoltura dell’Argentina (Inv).


Il 35° congresso mondiale della vigna e del vino appena conclusosi in Turchia è stata una occasione per fare il punto sulla situazione del settore vitivinicolo e a tale proposito il direttore generale dell'Oiv, Federico Castellucci, ha presentato durante la sessione di apertura l’ultimo rapporto statistico sulla viticoltura mondiale. Continua la tendenza al ribasso della superficie vitata mondiale, che raggiunge il punto più basso degli ultimi dieci anni con 7,585 milioni di ha, di cui 2,855 in Europa, 1,360 in Asia, 0,762 nell’emisfero australe e 0,405 negli Stati Uniti. Il clima favorevole e la maggiore resa dell’uva fanno invece crescere la produzione, fino a raggiungere un picco di 6,92 milioni di quintali, mentre la produzione mondiale di vino nel 2011 rimane stabile a 265 milioni di hl, mentre il consumo aumenta fino a 244,3 milioni di hl. La Francia è il primo paese consumatore, con quasi 30 milioni di hl, seguono gli Stati Uniti con 28,5, l’Italia con 23, la Germania con 20 e la Cina con 17.


Fabrizio Bindocci è il nuovo presidente del consorzio del Brunello di Montalcino. Nominato all'unanimità dal consiglio di amministrazione, succede ad Ezio Rivella, dimissionario lo scorso 14 giugno. Il neopresidente, che attualmente ricopre la carica di consigliere e presiede la commissione tecnica, ha poi rinnovato la fiducia ai tre vicepresidenti Donatella Cinelli Colombini, Marco Cortonesi e Giancarlo Pacenti, i quali manterranno le deleghe che avevano precedentemente.


Se una azienda vinicola produttrice di vini Dop o Igp non è in regola con i contributi versati al consorzio incaricato per la promozione e la tutela della denominazione stessa, oltre a una sanzione pari al triplo del contributo non pagato potrebbe anche ricevere la sospensione dell’utilizzo della Dop e della Igp stessa. È la novità più rilevante per il settore vinicolo contenuto nel cosiddetto Decreto sviluppo, che ha ricevuto ieri il via libera dal Consiglio dei ministri, dove all’articolo 59 viene modificato il decreto legislativo n. 61 dell’8 aprile 2010 relativo alla tutela delle Dop e delle Igp dei vini aggiungendo un nuovo comma che introduce questa importante novità. La sanzione amministrativa e la eventuale sospensione della denominazione saranno applicate anche alle aziende inadempienti che non fanno parte del consorzio stesso, in quanto i contributi per la promozione e la tutela della denominazione sono ‘erga omnes’, cioè relativi a tutti i componenti dell’intera categoria.


È stato prorogato al 22 giugno, entro le ore 14, il termine di presentazione dei progetti relativi alla promozione dei vini sui mercati dei Paesi terzi. Lo stabilisce il decreto n. prot. 13148 dell’8 giugno del ministero delle Politiche agricole. Le regioni hanno la facoltà di prorogare i relativi bandi regionali con la medesima data mentre le procedure istruttorie rimangono invariate. A questo link del sito del ministero il testo del decreto.


Si terrà domani a Conegliano (TV) nell’Aula Magna dell’Università il primo appuntamento del Trittico vitivinicolo 2012 che Veneto Agricoltura-Europe Direct Veneto, Regione Veneto ed Ente Cra dedicheranno al comparto del vino veneto. Nel corso dei lavori sarà fatto il punto sullo stato vegetativo e fitosanitario del vigneto veneto ad inizio estate. Inoltre, saranno fornite le prime anticipazioni sulla prossima vendemmia. Allo scopo, una “rete” di operatori, in rappresentanza di alcune Cantine e Consorzi delle diverse aree vitivinicole del Veneto, fornirà una serie di dati che saranno illustrati e discussi nel corso dell’evento. Per informazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.


A partire dal 4 agosto 2012, secondo quanto prescritto dalla legislazione canadese, i vini dovranno riportare in etichetta una dicitura sulla presenza delle sostanze allergeniche. Le nuove prescrizioni prevedono:
– l’indicazione degli allergeni (latte, uova e pesce e loro derivati) obbligatoria nelle etichette di tutti i vini prodotti nelle vendemmie 2012 e successive;
– che non venga richiesta l’indicazione delle queste sostanze per i vini provenienti dalla vendemmia 2011 e precedenti, mentre rimane l’obbligo di indicare i solfiti quando il loro tenore sia superiore a 10 mg/l;
– la dichiarazione relativa alla presenza di derivati del latte, delle uova e del pese è obbligatoria quando siano presenti, nel prodotto finito, le loro proteine.

Poiché la filtrazione dei vini, se eseguita secondo le buone pratiche di cantina, consente di rimuovere completamente le sostanze allergeniche e, in ogni caso, di rimuovere le loro proteine, il governo canadese ritiene che l’indicazione degli allergeni derivanti da uova, latte e pesce non sia obbligatoria per i vini sottoposti a filtrazione mentre per quelli non filtrati ritiene indispensabile che siano sottoposti ad analisi per valutare l’eventuale obbligo di dichiarazione.

Infine, nel caso dei vini che non dichiarino l’annata di vendemmia, è indispensabile procedere al loro esame analitico anche se prodotti nelle vendemmie 2011 e antecedenti. Questo ultimo aspetto differisce da quanto sarà previsto all’interno dell’Ue e sarà importante ottenere un’armonizzazione delle norme canadesi che altrimenti sarebbero penalizzanti per la cantine europee.


Al fine di rendere operativi, in tempo utile per la prossima vendemmia, i controlli dei vini Dop e Igp in modo uniforme su tutto il territorio nazionale, il Consiglio dei ministri di ieri, a norma del decreto legislativo n. 281 del 1997, ha autorizzato il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali a emanare il decreto relativo, sul quale non è stata raggiunta in precedenza l’intesa in conferenza Stato-Regioni.


Dodici mesi di costante impegno nella prevenzione e repressione delle frodi nel comparto agroalimentare, in particolare in quello vitivinicolo, è il bilancio dell’attività 2011 dell’Istituto per il controllo qualità e repressione frodi (Icqrf), l’organo tecnico di controllo ufficiale del ministero per le Politiche agricole. Il settore vitivinicolo rimane il più esaminato, circa il 20% del totale dell’agroalimentare (7193 controlli su 34752 e 5330 operatori controllati su 25042) mentre in tutto il 2011 vi sono stati 111 sequestri di vini e mosti su un totale di 393 sequestri.

Ma vediamo più in dettaglio le cifre dell’attività dell’Icqrf nel settore vitivinicolo.

ATTIVITA' ICQRF20102011
Controlli 6.407 7.163
Operatori controllati 5.236 5.330
Operatori irregolari 15,3% 18,2%
Prodotti controllati 11.432 11.148
Prodotti irregolari 10,8% 11,7%
Campioni analizzati 1.133 1.053
Campioni irregolari 6,3% 10,9%
Sequestri 121 111
Valore sequestri (euro) 2.571.977 2.500.862
Notizie di reato 29 22
Contestazioni amministrative 1.171 1.264

 

Di 11148 prodotti controllati, 1084 sono stati di vini Docg, 3909 Doc e 6155 Igt con una percentuale di irregolarità rispettivamente del 21,6%, 15,1% e 7,8% mentre di 1053 campioni analizzati, 44 sono stati di vini Docg, 297 Doc e 712 Igt con una percentuale di irregolarità rispettivamente del 2,3%, 8,1% e 12,6%.


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