Continua la serie negativa del vino italiano negli Stati Uniti che, nel corso del 2012, ha fatto registrare un decremento dello 0,7% in quantità e del 3,2% in valore. Le esportazioni italiane, secondo i dati forniti dall’Italian wine and food institute di New York, sono ammontate infatti nel 2012 a 2.490.110 hl, per un valore di 1.208.694.000 dollari, contro i 2.508.790 hl, e 1.248.491.000 dollari del 2011.
L’Italia, nonostante il perdurare di questa fase di contrazione delle esportazioni, continua a mantenere una posizione dominante sia in quantità che in valore distanziando gli altri principali paesi concorrenti fra i quali l’Australia, secondo paese esportatore verso gli Usa, che ha fatto tuttavia registrare un aumento del 13,4% in quantità ed una diminuzione del 1,7% in valore a conferma della tendenza dei produttori di quel paese a contenere i prezzi.
Dopo Argentina e Cile, la Francia è il quinto paese esportatore che ha fatto invece registrare un aumento del 334% nell’esportazione dei vini sfusi. Nel complesso i primi cinque paesi detengono complessivamente una quota di mercato dei vini importati pari all’83,6% in quantità ed all’81,1% in valore monopolizzando in pratica l’intero mercato statunitense.
LMolto positivo per l’Italia è stato invece l’andamento del mercato degli spumanti nel quale l’Italia detiene il primato delle esportazioni con 317.970 hl, per un valore di 186.607.000 dollari, con un incremento del 10,2% in quantità e del 5,6% in valore.