Non esaltante, ma accettabile nel contesto dell'attuale andamento del mercato vinicolo statunitense. Questo il primo commento dell’Italian Wine & Food Institute di New York nei confronti dell’export vinicolo italiano verso gli Usa che, dopo una serie di alti e bassi, ha visto una chiusura in sostanziale parità con quelle dell’anno precedente. Tradotto in cifre, l’Italia è passata da 2,489 a 2,476 milioni di hl (-0,5%) con un valore cresciuto da 1,208 miliardi i dollari a 1,288 (+6,6%).
Solo la Francia ha tenuto il passo con l'Italia con una contrazione dell'1,0% in quantità ed un aumento del 4,8% in valore mentre quasi tutti gli altri paesi hanno fatto registrare perdite notevolmente consistenti: l'Australia -10,5% in quantità e -5,8% in valore; l'Argentina -31,2% e -11,6%; il Cile -10,3% e -6,8% e la Germania - 10,9% e -6,9%.
Per l’export italiano di spumanti, sempre secondo la nota dell’Italian Wine & Food Institute, il 2013 è stato invece un anno molto positivo. L’Italia detiene infatti la prima posizione, con 364.010 hl, per un valore di 215.467.000 dollari, contro i 317.970 hl per un valore di 186.607.000 dollari, con un incremento del 14,5% in quantità e del 15,5% in valore.