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Il 1° luglio prossimo entrerà in vigore un accordo di libero scambio tra l’Ue e la Corea del Sud: è il primo di una nuova serie di accordi lanciati nel 2007 come parte dell’iniziativa ‘Global Europe’ e rappresenta un trampolino di lancio per quei paesi che stanno andando verso una progressiva liberalizzazione dei loro mercati. Per il settore vinicolo l’accordo in questione significherà l’eliminazione delle tariffe e dei dazi all’importazione sul vino, aceti di vino esclusi, mentre alcune categorie di bevande spiritose dovranno osservare un periodo di transizione. L’accordo inoltre prevede il riconoscimento e la protezione di alcune denominazioni di origine dei vini e di alcune bevande spiritose.

Per l’Italia l’elenco comprende Chianti, Marsala, Asti, Barbaresco, Bardolino, Barolo, Brachetto d'Acqui, Brunello di Montalcino, Vino nobile di Montepulciano, Bolgheri Sassicaia, Dolcetto d'Alba, Franciacorta, Lambrusco di Sorbara, Lambrusco Grasparossa di Castelvetro, Montepulciano d'Abruzzo, Soave, Campania, Sicilia, Toscana, Veneto, Conegliano Valdobbiadene, mentre per gli alcolici verrà protetta la denominazione Grappa.

Sul sito della Commissione europea si può leggere il testo integrale dell’accordo tra Ue e Corea del Sud (in lingua inglese).


 

In difficoltà il mercato nazionale del vino: le vendite nei supermercati risentono della contrazione dei consumi e rispetto al 2010, il totale delle vendite di vino confezionato presenta un saldo negativo in volume (-0.9%), anche se rimane positivo in valore (+0.4%). È quanto emerge dall'anteprima dell'indagine sulle vendite di vino nella Grande distribuzione realizzata dall'istituto di ricerca SymphonyIRI Group per conto di Veronafiere, che verrà presentata al prossimo Vinitaly.

In crescita invece le vendite delle bottiglie da 0,75 litri a denominazione d'origine che aumentano del 2,3% in volume e del 3% in valore. Ancor più significativo l'aumento delle vendite nella fascia di prezzo da 6 euro in su, che registrano +11,2% in volume e +10,8% in valore, a dimostrazione che sempre più consumatori acquistano vini di qualità e di nicchia nella Grande distribuzione.


Con un apposito decreto del ministero delle Politiche agricole del 16 dicembre scorso, emanato ai sensi dall’articolo 21 della nuova disciplina delle denominazioni di origine (D.Lgs. 61 dell’8 aprile 2010), sono state disposte nuove modalità per l’attuazione dei concorsi enologici dei vini.

Le distinzioni (medaglie, diplomi, premi, trofei, ecc.) potranno essere attribuite ai vini Dop, Igp e ai vini spumanti di qualità, quest’ultima categoria introdotta dalla nuova normativa. I concorsi enologici saranno organizzati da enti ufficialmente incaricati al rilascio dal Mipaaf a seguito di apposita procedura di autorizzazione. Sono soggetti a specifiche disposizioni anche i regolamenti dei concorsi e tutti gli aspetti organizzativi (prelievi dei campioni, commissioni di degustazione, utilizzo delle distinzioni).

Il decreto, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 28 del 4 febbraio scorso, ha sostituito il Dm 335 dell’8 marzo 1994.


I consumatori polacchi quest'anno spenderanno per il vino il 10% di più rispetto al 2010, secondo uno studio pubblicato da 'Rzeszpospolita', che prevede di raggiungere in cinque anni la quota di 1 miliardo di euro.

Oggi i maggiori esportatori di vino in Polonia sono Bulgaria, Germania, Olanda, Francia e Spagna mentre il Cile, parecchio distanziato,è il Paese dell'America latina maggior esportatore. II prezzo rimane il principale ostacolo per l'espansione del mercato del vino in Polonia, perché al prezzo base di esportazione devono essere aggiunti altri costi come il trasporto, le tariffe, le tasse sugli alcolici e l'Iva. Questo fa sì che i vini più economici dominino il mercato così che la maggioranza dei polacchi sceglie di acquistare in una fascia di prezzi tra i cinque e i sette euro a bottiglia.


L'Istituto spagnolo per il Commercio Estero (Icex) intende intensificare le attività promozionali di vino spagnolo nel Regno Unito nei prossimi mesi, come annunciato dall'Istituto, ricordando come il Regno Unito sia attualmente la seconda destinazione per le esportazioni di vino spagnolo con un valore nel 2010 di 276,86 milioni di euro, +1,8% rispetto all’anno precedente.

Londra, secondo l’Icex, diventerà l'8 marzo prossimo la capitale mondiale del vino spagnolo, quando all’hotel The Dorchester si svolgerà la XXVII investitura del Grande ordine dei cavalieri del vino. Il 10 marzo, sempre a Londra, si terrà la Wines from Spain Importers & Exporters Fair, un evento promozionale che coinvolgerà 300 aziende vinicole spagnole e 55 importatori.

Oltre alle attività promozionali in programma, l’Icex ha poi organizzato campagne pubblicitarie ad hoc sulle riviste britanniche, degustazioni per la stampa e altre attività di sponsorizzazione. Il tutto in vista della London International Wine Fair 2011, la fiera più importante del Regno Unito, in programma dal 17 al 19 maggio prossimi.


La Conferenza Stato Regioni ha approvato lo schema di decreto del ministero delle Politiche agricole che introduce le disposizioni nazionali di attuazione dei regolamenti (CE) n. 1234/07 e n. 555/08, per quanto riguarda l'applicazione della misura investimenti.

Il decreto alla firma del ministro Galan definisce le misure che saranno finanziate con i fondi dell’Ocm vino, separandole in modo netto dalle voci finanziabili nell’ambito dei piani di sviluppo rurale. Verranno disposti contributi per gli investimenti nelle cantine e saranno le regioni dopo l’emanazione del decreto ministeriale ad emanare apposite norme applicative.

La regione Lombardia ha già predisposto le disposizioni applicative. Vedi articolo sul sito regionale.


L’Istat nei giorni scorsi ha reso disponibile i principali risultati di una indagine campionaria sull’utilizzo dei prodotti fitosanitari nella coltivazione della vite che viene effettuata in conformità al Regolamento (CE) n.1185/2009 del Parlamento e del Consiglio europeo del 25 novembre 2009 relativo alle statistiche sui pesticidi. Durante l’annata agraria 2009-2010 sono stati effettuati 2,7 milioni di trattamenti, in media 12,3 trattamenti per ettaro di superficie trattata, utilizzando 19,1 milioni di kg di prodotti fitosanitari e distribuendo, in media, 26,6 kg per ettaro di superficie trattata.

Risulta comunque una diminuzione della quantità utilizzata di principi attivi (-8,6 per cento rispetto all’annata agraria 1998-1999), in corrispondenza di un aumento della superficie trattata. Le aziende che effettuano questi trattamenti fitosanitari sono pari all’89,6% del totale e, mediamente, trattano il 94,3% della superficie nazionale coltivata a vite. La dimensione media delle aziende che trattano la vite è di 0,6 ettari, nettamente inferiore a quella delle aziende che non la trattano (1,7 ettari).

La pubblicazione dell’Istat è disponibile cliccando qui.


Vino e gioielli sono sempre stati nell’immaginario collettivo fra loro complementari, ma lo stanno diventando sempre più anche in campo strettamente economico. È notizia di ieri infatti che la compagnia produttrice di gioielli cinese Tesiro ha acquistato nel bordolese lo Château Laulan Ducos che produce 150 mila bottiglie l'anno di vino Médoc. A condurre l'azienda resterà l’ex proprietario François Ducos. Si tratta per inciso del quinto acquisto cinese nella regione.

Lo scorso mese invece il quotidiano The Economic Times ha riferito che il gruppo Lvmh (proprietaria dei marchi Louis Vuitton Moët Hennessy), attraverso il fondo L Capital sta trattando in esclusiva per ottenere una quota della proprietà della compagnia indiana Gitanjali, che controlla la più importante rete di negozi di gioielli del paese. Il quotidiano sostiene che Lvmh è pronto ad investire circa 125 milioni di dollari nell’operazione con l’obiettivo di potere incidere sulle decisioni strategiche della compagnia di gioielli indiana.


La crisi sembra non aver fatto capolino nell’export dei vini spagnoli, che registrano nel 2010 un aumento del 15,6% in volume (17,663 milioni di hl) e del 10% in valore (1,92 miliardi di euro). È però un aumento dovuto alla discesa del prezzo medio dei vini: -4,9% pari a 1,09 euro / litro. La conferma si ha analizzando i singoli comparti: gli spumanti, ad esempio, hanno aumentato le loro vendite addirittura del 360% in volume ma il prezzo medio è sceso da 2,09 euro / litro del 2009 a soli 0,69 euro / litro nel 2010. Per quanto riguarda invece i vini a denominazione di origine, le cifre sono molto simili al precedente esercizio, con un lieve calo dello 0,3% in volume, e un leggero aumento dell’1% in valore. Questi vini sono i principali generatori di reddito per il mercato del vino spagnolo per quasi il 44% del totale.

Osservando i singoli paesi, la Francia diventa il primo mercato per volume con 3,5 milioni di hl (+14,3%) mentre la Germania è il principale mercato di destinazione in valore con 311 milioni di euro (+5,6%). Da segnalare i forti aumenti di acquisti in Russia (+37,4% in volume), Cina (+368,6%) e Stati Uniti (+20% in volume e +14% in valore).


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