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Stabilire il record del maggior numero di partecipanti ad una degustazione di vini: è l’obiettivo, monitorato dai giudici della Guinness World Record, in programma oggi al palazzetto dello sport RTL Spiroudôme di Charleroi, in Belgio. La plus grande degustation de vin du monde è un iniziativa che nasce dal Lion’s Club di Fontaine l’ Evêque e da Eric Boschman, eletto a soli 24 anni miglior sommelier del Belgio; il ricavato della serata sarà destinato a Cap48, una organizzazione per l’aiuto alle persone handicappate, e tre banche alimentari.

Boschman definisce ‘impressionanti’ i numeri che gravitano attorno all’iniziativa: sei vini di provenienza dal mondo intero, tre dei migliori sommelier in azione, 200 studenti di due scuole alberghiere, 3000 grembiuli, 18000 bocconi di formaggio, 4500 panini, 250 bottiglie di Champagne, 3000 bottiglie d’acqua. Inizio alle 18:30. Costo per partecipante: 22 euro. Auguri di buona riuscita.


La direzione generale agricoltura e sviluppo rurale dell’Unione europea sta organizzando la presenza di uno proprio stand alla Food and Hotel China 2012 che si terrà a Shangai dal 14 al 16 novembre prossimi. La partecipazione allo stand dell’Ue è gratuita: i produttori o le associazioni interessate dovranno solo sostenere i costi di viaggio, di alloggio e quelli relativi alla spedizione dei loro prodotti e del materiale promozionale. Per inviare la propria domanda di partecipazione, riempire on line questo questionario entro il 30 giugno. La conferma di partecipazione sarà inviata entro il 10 luglio mentre le domande pervenute in ritardo saranno prese in considerazione solo in caso di cancellazioni. Per informazioni scrivere a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.


Anche la regione Sicilia ha stanziato una dotazione per finanziare aiuti alle aziende vinicole dell’Isola con un bando per la promozione del vino sui Paesi terzi in corso di pubblicazione sulla gazzetta ufficiale regionale. Il totale complessivo è di 8,5 milioni di euro per la campagna 2012-13. Ne possono beneficiare le organizzazioni professionali e interprofessionali, i consorzi di tutela, le associazioni, i produttori di vino e le relative organizzazioni, i soggetti pubblici, che dovranno presentare domanda entro l’11 giugno prossimo.

I progetti dovranno riguardare la promozione e la pubblicità; la partecipazione a manifestazioni, fiere ed esposizioni di importanza internazionale; le campagne di informazione e promozione; altri strumenti di comunicazione come siti internet, opuscoli, pieghevoli, degustazioni guidate, incontri con operatori dei paesi terzi. Le proposte saranno selezionate dal comitato di valutazione del dipartimento degli interventi strutturali dell'assessorato alle risorse agricole e alimentari della regione Sicilia che procederà alla stesura di una graduatoria.


Contrariamente alle prime previsioni di fine gennaio, la vendemmia 2012 in Australia è diminuita del 2% a causa delle malattie causate dal clima fresco e piovoso che ha interessato il Nuovo Galles del Sud e la parte nord est dello stato di Victoria. È il primo risultato ufficiale emesso da Abares, l’organismo di ricerca del ministero dell’Agricoltura australiano, che ha realizzato questo mese un bilancio e previsioni sulla produzione vinicola australiana dal 2011-12 al 2013-14. Il calo produttivo di quest’anno è da ritenersi però occasionale e anzi si ritiene che nel 2014 la produzione di uva da vino salirà dagli attuali 1,53 milioni di tonnellate a 1,63.

Per quanto riguarda i prezzi delle uve, invece, continua anno dopo anno la loro discesa: nel 2010-11 si è raggiunto il livello più basso di 413 dollari australiani per tonnellata (circa 320 euro) e le previsioni non sono ottimistiche, visto il rallentamento dell’economia mondiale e un dollaro australiano sempre forte rispetto alle altre valute. Abares stima inoltre che altri 6200 ettari di vigneto entreranno in produzione nei prossimi anni, un incremento cioè di superficie vitata del 3,5% circa.


Una produzione che complessivamente sfiora i 30 milioni di hl e che rappresenta circa i due terzi del vino italiano. Sono i 521 vini a denominazione d’origine, Dop e Igp, analizzati da un report della Ismea, pubblicato ieri, dal punto di vista strutturale, produttivo e di mercato. Nel 2010 è infatti aumentata la produzione di vini Dop (+2,4%) e Igp (+3,3%), ma i volumi produttivi sono ancora molto concentrati su poche denominazioni. In crescita il Prosecco, il Conegliano Valdobbiadene, e le Doc Piemonte ed Asti, mentre le igt Salento e Puglia registrano forti incrementi in percentuale.

E se la contrazione dei consumi continua a segnare il mercato interno, quello estero porta invece qualche motivo di soddisfazione: nel 2011, l’anno record per l’export vinicolo italiano (+9% in volume e +12% in valore), le Dop hanno realizzato una crescita del 4% in volume e dell’8% in valore mentr i vini Igp hanno da soli sfiorato i 6 milioni di hl di export (+9%) per un valore di quasi un miliardo di euro (+13%). Sul versante dei prezzi, dopo due anni di flessione nel 2011 si è avuto un rialzo delle quotazioni (+11%) grazie all’aumento della domanda estera; più in dettaglio si osserva un +20% per i vini rossi e +6% per i vini bianchi.


In un momento in cui i consumi continuano a calare e i margini tendono a restringersi, l’attenzione verso i mercati internazionali si sposta verso i paesi più piccoli dal punto di vista vitivinicolo che possono offrire un migliore potenziale di crescita e prezzi più alti, come ad esempio il Canada. Lo sostiene il servizio ricerche di Rabobank, che ricorda come il Canada sia il sesto maggior paese importatore di vino, e attualmente i suoi consumi annuali ammontano a circa 4,8 milioni di hl, in crescita del 30% dal 2006. I prezzi, poi, sono cresciuti dell’8% nel 2011, mentre i volumi del 6%.

Così, molti esportatori sono riusciti lo scorso anno a raggiungere prezzi medi ben al di sopra della media mondiale, ma va ricordato che il Canada importa più di altri paesi vini di fascia alta e di qualità superiore. Ogni provincia canadese ha poi una propria legislazione, sia per l’importazione sia per la vendita, e già in passato i governi provinciali hanno in qualche occasione imboccato la facile via di inasprire la tassazione sul vino e sugli alcolici per ridurre i loro deficit di bilancio.


In arrivo 3.217.186 euro, per la precisione, che saranno ripartiti tra le province lombarde nell'ambito del piano nazionale di sostegno al settore vitivinicolo. Saranno finanziabili investimenti materiali e immateriali, quindi ad esempio impianti per il trattamento e la commercializzazione del vino, ma anche l’acquisto di barriques, l’allestimento di sale di degustazione, la realizzazione di siti internet e la partecipazione a fiere di settore.

Commentando l’assegnazione dei fondi, l’assessore all’Agricoltura, Giulio De Capitani, ha ricordato come l’adesione delle aziende sia stata molto ampia, al punto che alla dotazione iniziale di 1,5 milioni di euro si sono poi aggiunti i fondi residui avanzati per la vendemmia verde e la promozione sui Paesi terzi, così da raggiungere una disponibilità di 3,2 milioni di euro. Rispetto al totale delle richieste ammontante a 3.889.000 euro, sarà quindi possibile soddisfare oltre l’80% delle domande in graduatoria.

I fondi disponibili saranno così ripartiti per singola provincia: Brescia 2.307.974; Pavia 330.550; Sondrio 317.143; Bergamo 143.759; Mantova 83.653; Cremona 27.208; Lecco 6.898.


Il ministero delle politiche agricole ha emanato ieri il decreto n. 2805 che attiva la misura della vendemmia verde anche per la campagna 2011-12 e che verrà attuata con le modalità previste dal Dm 23 dicembre 2009, n. 9258, concernente le disposizioni nazionali relative all’Ocm vino. Il decreto di attivazione della vendemmia verde è in corso di pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale italiana.


Tre minuti per convincere gli ascoltatori della qualità dei propri vini, tre minuti in cui ci si gioca tutto per entrare nella rosa dei dieci finalisti che, con le stesse modalità, si sfideranno il 24 maggio alla London International Wine Fair per conquistare la benevolenza degli importatori e dei distributori britannici e, di conseguenza, quella dei consumatori. È questa, in sintesi, Wine Stars Awards 2012: chi desidera partecipare a questo talent show può iscriversi gratuitamente sul sito www.wine-stars.com entro il 10 maggio.

E, sempre durante la fiera londinese, il maggior gruppo di distribuzione britannico, la Tesco, ha annunciato una iniziativa che prende spunto da una seguitissima trasmissione inglese, Dragon’s Den, in cui industriali in cerca di finanziamenti espongono le loro idee di business ad un gruppo di imprenditori: così, nel proprio stand, si organizzeranno una serie di audizioni per selezionare i migliori progetti innovativi nel settore del vino, dando così una chance nuova e imprevista a chi sa andare oltre le forme di comunicazione classiche.


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