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La Corte dei conti Ue ha espresso, con una relazione pubblicata pochi giorni fa, forti dubbi sulla efficacia dei finanziamenti Ue agli investimenti e alla promozione dei vini europei contenuti nella Ocm vino. La Corte dei conti, infatti, non ritiene giustificata una misura specifica di intervento a favore del settore vitivinicolo perché tale sostegno esiste già nella politica di sviluppo rurale Ue. La coesistenza quindi di misure di investimento analoghe in due diversi regimi è, secondo la Corte dei conti, una fonte di complessità. Critiche anche sulle azioni di promozione, poiché ‘sono state spesso utilizzate per consolidare i mercati anziché conquistarne di nuovi o recuperare i vecchi’. Infine, la Corte dei conti ritiene troppo elevata la dotazione per i prossimi sette anni per la promozione del settore.


Il rilancio del vino francese, del suo prestigio e del suo successo sui mercati mondiali passa ora attraverso un piano strategico decennale varato da France AgriMer e composto da 73 misure e 21 obiettivi principali. Dotato di un fondo di 8 milioni di euro, questo nuovo piano strategico è in linea con il precedente piano quinquennale 2008-2013, che ha già fornito indicazioni preziose per l’ammodernamento dell’intera filiera vinicola francese.

Per raggiungere questi traguardi il nuovo piano strategico individua cinque punti: rafforzare gli strumenti di conquista dei mercati esteri, fornire risposte più significative verso le esigenze sociali e ambientali, rafforzare le competenze umane con piani di formazione appositamente dedicati, migliorare il potenziale produttivo dei vigneti in quantità e qualità, migliorare e rafforzare la gestione economica dell’intero comparto vitivinicolo.


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