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Spagna, le contromosse dopo la scarsa vendemmia del 2012

Ora che sono stati resi noti i dati ufficiali della vendemmia appena trascorsa, 30,4 milioni di hl, un valore ben lontano dalla media di 35 milioni di hl degli ultimi anni, gli operatori vinicoli spagnoli si interrogano su quali strategie adottare per riuscire a mantenere remunerativo il difficile equilibrio tra produzione, consumi e interscambio con i paesi esteri. Le deboli vendemmie di Italia, Francia e Spagna danno infatti spazio all’offerta di diversi paesi produttori del Nuovo mondo, come Sud Africa e Cile, per esempio.

Nonostante il rallentamento delle esportazioni, i commercianti spagnoli continuano a comprare vini all'estero: nei primi due mesi di quest’anno la Spagna ha importato 160.000 ettolitri di vini cileni ad un prezzo medio di 0,58 dollari per litro e, grazie a questa strategia, riuscire a mantenere il mercato interno su prezzi abbastanza bassi. Il mercato non è al collasso, ma i prezzi più bassi hanno suscitato un rinnovato interesse da parte di acquirenti. Resta quindi da vedere se questa tendenza possa generare rapidamente vendite significative.


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