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Nizza Monferrato chiede la ‘sua’ Docg

Un ‘sì’ unanime da parte dei soci del Consorzio dei vini d’Asti e del Monferrato, riuniti in assemblea la scorsa settimana, ha sancito l’inizio dell’iter di richiesta per il riconoscimento della nuova Docg Nizza. Volontà dei 44 produttori attorno alla città di Nizza Monferrato è quella di diventare una punta di diamante della produzione di Barbera del Piemonte e per far questo chiedono di non essere più una semplice sottozona del Barbera d’Asti superiore e propongono per la loro nuova Docg alcune importanti innovazioni nel disciplinare: il nuovo Nizza sarà 100% Barbera (attualmente 90% minimo) e non sarà consentito l’arricchimento del grado alcolico nelle annate dichiarate sfavorevoli. Inoltre, nasce un Nizza Riserva che dovrà essere affinato in cantina almeno 30 mesi di cui 12 in botti di legno.

Oggi si producono già 200.000 bottiglie di Barbera d’Asti superiore Nizza, la metà delle quali prende la via dell’export, ma l’obiettivo dichiarato è di raggiungere quota un milione entro un paio d’anni e passo necessario è il riconoscimento come Docg a sé stante, così affermano al Consorzio. Inizia quindi l’iter burocratico tra regione Piemonte, ministero delle Politiche agricole e Unione europea. Difficile quindi quantificare i tempi.


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