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Il Consorzio vini Doc Friuli Isonzo cessa l'attività

Dopo quasi 50 anni di esistenza, il Consorzio tutela vini Doc Friuli Isonzo getta la spugna. Lo ha deciso il consiglio di amministrazione il cui presidente, Giorgio Badin, ha proposto in sua vece la nascita di un comitato spontaneo che possa confrontarsi con gli enti pubblici e al quale tutte le aziende possano partecipare a titolo gratuito.

‘Le cause - ha spiegato Badin - sono principalmente due: le dimensioni troppo piccole del Consorzio Isonzo, che non ne consentono una gestione economicamente sostenibile, e il venir meno del sostegno pubblico. Il sistema consortile regionale così come è strutturato ha dei limiti e il fatto che pochi associati sostengano economicamente una struttura utile a tutti crea mille problemi’. ‘Ma sarebbe un grosso errore per i produttori – ha aggiunto Badin - pensare che non ci sia più bisogno di promozione territoriale e di coordinamento tra aziende. Se il Consorzio chiude per esaurite finalità, la Doc Isonzo deve proseguire il cammino’.


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