Il consiglio di amministrazione del consorzio di tutela del Soave ha deciso all’unanimità di avviare l’iter per la modifica al disciplinare di produzione chiedendo l’imbottigliamento obbligatorio in zona. Pur salvaguardando i diritti acquisiti da tutti coloro che già confezionano il Soave al di fuori dell’area di produzione e vinificazione, questa scelta del consorzio intende rafforzare la tutela della denominazione e segue un’altra importante decisione che riguarda la riduzione delle rese. La scorsa vendemmia ha visto una produzione di Soave e Soave Classico di circa 400.000 hl dei quali poco meno di 100.000 hl prenderanno la via dell’export. Per questi motivi il consorzio intende puntare a una promozione mirata soprattutto su Stati Uniti e Giappone, mentre a livello comunitario sono previste azioni promozionali specifiche in Gran Bretagna e Germania al fine di consolidare le posizioni di mercato fin qui raggiunte.