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La vitivinicoltura mondiale nel 2016 secondo l’Oiv

267 i milioni di hl di vino prodotti nel 2016, in calo del 3% rispetto all'annata precedente; 242 i milioni di hl invece consumati, un livello pressoché stabile dall'inizio della crisi economica del 2008; commercio vinicolo mondiale in leggero ribasso nella quantità con 104 milioni di hl (-1,4%) ma in crescita di valore, 29 miliardi di euro, +2%. Sono i dati più aggiornati sulla congiuntura vitivinicola mondiale presentati l’altro ieri a Parigi da Jean-Marie Aurand, direttore generale dell’Oiv. L’Italia, con 50,9 milioni di hl si conferma primo produttore mondiale nel 2016, seguito dalla Francia (43,5 milioni di hl) e dalla Spagna (39,3 milioni di hl). Elevata la produzione anche negli Stati Uniti d'America (23,9 milioni di hl). Nei paesi dell'America latina e in Sud Africa le condizioni climatiche sfavorevoli hanno pesato sulla produzione: in calo l’Argentina (9,4 milioni di hl, -3,9%), Cile (10,1 milioni di hl e -2,7%), Brasile (1,6 milioni di hl e -1,9%) e Sud Africa (10,5 milioni di hl e -0,7%). Tornando ai consumi, nel 2016 gli Usa confermano la posizione di primo paese consumatore, con 31,8 milioni di hl di vino, seguiti da Francia (27,0 milioni di hl), Italia (22,5 milioni di hl), Germania (20,2 milioni di hl) e Cina (17,3 milioni di hl). Il forte calo registrato in Ungheria, Argentina e Romania è stato compensato da un aumento del consumo di Usa, Cina e Italia. Il consumo di Francia e Spagna rimane stabile.


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