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L’Italia raddoppia nel 2010 l’export di spumanti in Russia

I consumatori russi apprezzano sempre più gli spumanti d’importazione ai tradizionali vini spumanti di produzione propria, che per tradizione e contrariamente ai diritti internazionali vengono chiamati “shampanskoe vino” (Champagne). Secondo i dati dell’ultima ricerca elaborati da International logistic systems (ILS), uno dei maggiori operatori logistici specializzati nelle operazioni export-import di bevande alcoliche, le esportazioni di vino di tutte le categorie verso la Russia sono state dominate proprio dallo champagne e dagli spumanti. Nel 2010 le esportazioni verso la Russia degli spumanti sono aumentate, rispetto a quanto registrato nel 2009, del 64,5% e crescono annualmente ma la loro quota è ancora molto inferiore alle esportazioni dei vini tranquilli, che ha raggiunto nel 2010 il 75,5%. Ciononostante, le esportazioni verso la Russia di spumanti e champagne sono salite nel 2010 al 10,6% del totale. Le quote del vermut e dei vini prodotti da frutta sono state rispettivamente del 7,7% e del 6,2 % del totale.

Le esportazioni totali di vini di vario tipo verso il paese hanno totalizzato 3 milioni di hl, che corrispondono a 400,2 milioni di bottiglie standard da 0,75 litri, con un aumento nel 2010 del 21,62% rispetto all’anno precedente. La trojka dei maggiori Paesi esportatori di vini verso la Russia nel 2010 è composta da Francia (20,9%), Spagna (13,5%) e Italia (12,4%), che occupano complessivamente il 46,8% del mercato dei vini non spumanti importati. Nel 2010 l’Italia è stata leader assoluto per la crescita delle esportazioni di vini verso la Russia, con un aumento del 59% rispetto al 2009. Il nostro paese ha conquistato, in parte, le quote delle esportazioni che in precedenza erano appartenute alla Bulgaria (la diminuzione delle esportazioni di vini bulgari verso la Russia nel 2010 è stata pari all’11,7%) e dell’Argentina, che ha perso nel 2010 il 10,1% delle proprie esportazioni.

Tra gli esportatori di spumanti verso la Russia anche nel 2010 l’Italia ha conservato la leadership assoluta, aggiudicandosi il 60,7% del mercato locale di spumanti d’importazione, con una crescita nel 2010 del 97,9% rispetto al 2009. La qualità dei prodotti, una flessibile politica dei prezzi e un marketing molto abile hanno permesso ai produttori italiani di sopravanzare molti produttori ed esportatori tradizionali di vini spumanti, in primo luogo l’Ucraina, costretta a diminuire nel 2010 le esportazioni di spumanti della Crimea del 16,4 %. Tra le maggiori società importatrici di vini in Russia nel 2010 al primo posto si è trovata la Luding, che controlla il 14,7% del mercato. Le altre due società leader nel settore delle importazioni di vini sono state nel 2010 la ILS e Moro con, rispettivamente, il 7,3% e il 6,6% del mercato.

Secondo le previsioni degli analisti locali, nel 2011 il volume del mercato di vini d’importazione non dovrebbe subire notevoli cambiamenti. Alcuni esperti sostengono che nel secondo-terzo trimestre il mercato rischia di attraversare una fase di turbolenza, legata non alla situazione della domanda da parte dei consumatori, ma al processo di rinnovo delle licenze operative degli operatori del mercato delle bevande alcoliche, che minaccia di far scomparire dal mercato una parte dei produttori e degli operatori e, di conseguenza, il potenziamento dei soggetti rimasti. Il processo di rinnovo delle licenze operative potrebbe provocare una sospensione momentanea delle attività commerciali di una parte degli operatori, mentre molti altri rischieranno di forti contraccolpi commerciali. Questa situazione costringerà gli operatori rimasti a cercare nuove possibilità di guadagno, e in un futuro non molto lontano potrebbe far cambiare l’attuale sistema commerciale.

Si può anche prevedere una destabilizzazione del flusso dei vini d’importazione. Di conseguenza, i conoscitori locali non dovranno probabilmente aspettarsi nel 2011 l’arrivo di vini nuovi e particolarmente interessanti. Parallelamente, nel corso dell’anno continueranno a crescere i prezzi dei vini d’importazione . Nel 2010 il prezzo medio, come da fattura, dei vini d’importazione è aumentato del 5,6% rispetto al 2009, e il prezzo medio del vino, degli spumanti e dei vermut è aumentato, rispettivamente, del 2,3%, del 9,9% e del 6,2%.


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