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La Coca-cola produrrà una bevanda alcolica

Per la prima volta in 130 anni di storia la Coca-cola infrange un simbolico muro commerciale decidendo di produrre con il suo marchio una bevanda alcolica che sarà venduta all'inizio solo sul mercato giapponese. Il nuovo prodotto apparterrà alla categoria degli Chuhai, cioè composti da una base alcolica dai 4 ai 9 gradi e da una bevanda gassata aromatizzata e generalmente venduta in lattina.

La scelta della multinazionale americana non deve stupire più di tanto: in Italia siamo abituati a consumare solo Cola-cola classica o recentemente anche nelle versioni Zero o Light, ma all'estero è invece una tavolozza di colori e di sapori da bere. In Messico, Nuova zelanda e Giappone, per esempio, si può trovare la Coca-cola Citra con dentro limone e lime ma nel Regno unito e in Russia non può mancare la Coca-cola orange; in Argentina e in Cile si può bere Coca-cola life, con il dolcificante stevia al posto dello zucchero; in Francia, nel Nord America e in Europa centrale per restare svegli hanno la Coca-cola Blak, al gusto di caffè; tutto il mondo, tranne l'Italia, beve da più di trent'anni la Coca-cola Cherry detta anche Cherry Coke; altro pilastro di vendite è poi la Coca-cola Vanilla, anche questa in versione Zero o Light. Le leggi del marketing impongono di lanciare bevande sempre più innovative per categorie di consumatori sempre più distinti e per recuperare le energie spese durante i vari media planning non dimentichiamo infine la Coca-cola energy, con estratti di guaranà, caffeina e vitamine del gruppo B.

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