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Usa, il vino italiano in difficoltà

'Un campanello d'allarme da non sottovalutare' sono le parole di Lucio Caputo, presidente dell'Italian Wine and Food Institute (Iwfi), nel commentare le statistiche dell'export di vino italiano negli Stati uniti nel primo semestre di quest'anno. Da 1,29 milioni di hl nel primo semestre 2017 (quasi 674 milioni di dollari) l’Italia è passata a 1,26 milioni di hl (quasi 717 milioni di dollari), una diminuzione del 2,2% in quantità ma una crescita del 6,4% in valore. La quota di mercato dei vini italiani in Usa è risultata del 28,2% in quantità e del 31,4% in valore. Viste così le cifre statistiche fornite dall’Iwfi non sembrano destare preoccupazione, ma se si osserva che nei primi cinque mesi dell’anno si era avuta una crescita dello 0,6% in quantità e dell’11,3% in valore ecco che il campanello d’allarme comincia a farsi sentire. E di questa situazione già ne approfitta la Francia, che nello stesso periodo considerato consolida il suo secondo posto e cresce da 648.000 hl a 728.000 hl, (+12,3%) mentre il valore cresce addirittura del 24,2%, passando da quasi 552 milioni di dollari a oltre 685 milioni di dollari. Rimane comunque la nota positiva dell’export di spumanti italiani in Usa che sono passate da 321.000 hl a 373.000 hl per un valore che passa da 164,5 milioni di dollari a 210,5 milioni di dollari.


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