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Uk, corsa al Prosecco per paura della Brexit

Da una analisi Coldiretti si rileva un incremento delle richieste a fine anno del 6% per timore di nuovi obblighi doganali e di eventuali dazi

Il timore di una Brexit ‘dura’ senza nessuna intesa aleggia sempre più, specialmente dopo la bocciatura giorni fa da parte del parlamento di Londra dell’accordo ottenuto con l’Unione europea dopo quasi due anni di negoziati. E poiché questa ipotesi ‘dura’ si tradurrebbe in una grossa serie di difficoltà per gli esportatori europei, ancora adesso difficilmente quantificabili, la reazione più immediata è quella di accrescere le scorte il più possibile in attesa degli sviluppi. Anche il Prosecco non sfugge a questa logica, e la Coldiretti infatti riferisce che attualmente le vendite di Prosecco Doc sono in crescita in questo fine anno del 6% circa, avvicinandosi quindi a un valore complessivo di 350 milioni di euro. Gli ultimi dati statistici ufficiali dell’Istat registrano che nel periodo mobile da ottobre 2017 a settembre 2018 (ultimi dati disponibili) l’export di Prosecco nel Regno unito è stato di 336 milioni di euro, pari a poco più di 900.000 hl. È vero che si tratta, sottolinea la Coldiretti, del risultato di una crescita ininterrotta da circa un ventennio, ma questa accelerazione di fine anno è la reazione al rischio che, con l’uscita dall’Unione europea, si affermi nel Regno unito una legislazione sfavorevole alle esportazioni agroalimentari italiane, vino compreso

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