Dopo la scarsa vendemmia del 2017 (meno di 37 milioni di hl) la produzione è ritornata a volumi maggiori
Il commercio del Beaujolais sta attraversando un periodo di crisi caratterizzato da prezzi in deciso ribasso. Motivo di questo scompenso è il ritorno a volumi maggiori di produzione dopo la vendemmia ‘difficile’ del 2017 che fu inferiore a 37 milioni di hl. La rivista francese Vitisphere riferisce di queste vicissitudini citando come esempio il prezzo del Beaujolais non nouveau sfuso che lo scorso mese era venduto a una media di 132 euro/hl contro i 167 euro/hl della precedente campagna, mentre per il Beaujolais villages il prezzo medio è sceso in un anno da 180 a 156 euro/hl. Per le aziende vinicole della regione questi prezzi sono inferiori ai costi di produzione, per cui crescono i timori di ulteriori problemi di bilancio per l’anno in corso. Dal punto di vista dei volumi di vino commercializzato, il mercato sembra essere attivo dopo un inizio molto calmo della campagna in corso. Alla fine di febbraio i vini della denominazione Beaujolais sono stati scambiati per 32.200 hl, rispetto ai 22.500 hl dello scorso anno, mentre per il Beaujolais villages sono stati venduti 30.000 hl, contro i 36.200 hl dell’anno scorso.