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Nasce la banca dati isotopica dei vini italiani

Sarà possibile verificare l’autenticità dei vini con maggiore precisione e affidabilità assicurando così la massima tutela negli scambi commerciali

Grazie alla sinergia tra Fondazione Edmund Mach e Unione italiana vini nasce la prima banca dati isotopica privatistica dei vini a livello italiano. Una banca dati che permette di verificare l’autenticità dei vini con maggiore precisione e affidabilità e che assicura la massima tutela negli scambi commerciali, nazionali e internazionali, e la corretta applicazione della normativa vitivinicola attualmente in vigore. In questa banca dati, aggiornata ad ogni vendemmia, viene descritta la zona vinicola di proprio interesse, in particolare per quanto riguarda la presenza e l’abbondanza degli isotopi di carbonio, idrogeno e ossigeno presenti nelle uve. Questi valori sono influenzati dalla altitudine, la posizione geografica, le condizioni climatiche succedute nel corso dei mesi e sono molto variabili durante le diverse annate. Una sorta di tracciatura univoca che permette di ricavare con precisione l’origine delle uve e il vino da esse prodotto. Grazie alla competenza della Fondazione Edmund Mach e di Unione italiana vini è stato così possibile completare la raccolta e la analisi dei campioni ottenuti con criteri professionali secondo le metodologie attualmente accreditate. L’accesso alla nuova banca dati è già disponibile per gli addetti ai lavori e agli operatori professionali del settore vitivinicolo.

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