Obiettivo il monitoraggio della evoluzione del comparto vini e di quello degli alcolici, che sviluppano scambi internazionali rispettivamente per 32 e 29 miliardi di euro
Nel corso dell'assemblea annuale di Federvini, tenutasi la scorsa settimana a Roma, è stato presentato in collaborazione con Nomisma wine monitor e Mediobanca l'osservatorio Wine&Spirits. Il monitoraggio periodico della evoluzione del comparto vini e di quello degli alcolici è una esigenza sempre più sentita dalle moderne aziende del settore considerato che entrambi sviluppano scambi internazionali molto cospicui: 32 miliardi di euro per il vino con un tasso annuo di crescita medio del 4,2% annuo, e 29 miliardi di euro per gli alcolici (+6,0%). Questi ultimi generano solo per l'Italia un valore nell'export di quasi un miliardo di euro (per la precisione 970 milioni di euro nel 2018). Analizzando invece il profilo tipo dei produttori italiani di alcolici si evidenzia un mercato geograficamente concentrato tra Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna e Veneto. Tutte aziende vocate all'export con una media del 57% per gli alcolici fino a raggiungere il 62,4% per il segmento dei liquori.
Infine, una occhiata alle abitudini di consumo. Vi è da registrare un cambiamento significativo nel corso dell'ultimo decennio, poiché il 23% degli italiani ha dichiarato di avere ridotto negli ultimi anni il consumo di alcolici fuori casa, contro un 17% che dichiarato un aumento e il 60% che è rimasto stabile. All'interno delle mura domestiche, invece, le quote sono 20% in diminuzione, 14% in crescita. Le motivazioni di acquisto sono chiare: il 28% sceglie un liquore o un amaro in base alla marca, mentre solo il 10% osserva il prezzo, la origine del prodotto o la presenza di ingredienti specifici. Per approfondire l'argomento, è possibile scaricare il documento finale di 83 pagine al seguente link di Federvini.