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Il vino tedesco in piena guerra dei prezzi

Complice una vendemmia particolarmente asciutta, 7 milioni gli ettolitri prodotti contro una media di 10, il vino tedesco attraversa un momento di tensione per quanto riguarda la sua commercializzazione. La qualità è molto alta, soprattutto i produttori di uve tardive hanno portato la massima qualità e una particolare concentrazione di sapori, ma al momento della vendita si arriva ad una vera e propria guerra dei prezzi. I produttori tedeschi non vogliono cedere e cercano salvezza nell’export e molto ci si aspetta dagli Stati Uniti, il principale mercato per il vino tedesco, che ha acquistato per 282 mila hl nel 2010 e 94 milioni di euro in valore.

Sul versante interno invece si registrano le note più dolenti: non dimentichiamo infatti che in Germania una bottiglia su due viene venduta nelle catene di hard discount e colossi del calibro di Aldi, Lidl, Netto o Penny, puntano unicamente sul prezzo. Risultato, il vino tedesco sparisce dagli scaffali e si crea spazio per quelli esteri, una opportunità per il vino italiano da prendere in seria considerazione.


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