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Come ritardare di due mesi la maturazione delle uve

In Spagna l’Instituto de ciencias de la vid y del vino (Icvv) ha messo a punto una tecnica innovativa particolarmente apprezzata nelle zone con temperature particolarmente elevate

In Spagna l’Instituto de ciencias de la vid y del vino (Icvv) ha messo a punto una tecnica innovativa che permette di ritardare la maturazione delle uve fino a due mesi, un risultato apprezzabile in particolare nelle zone dove si registrano temperature particolarmente elevate. Al momento della vendemmia, infatti, sono necessarie condizioni ambientali più fredde rispetto ai periodi di caldo eccessivo sempre più frequenti a causa del riscaldamento globale. Sarebbe quindi opportuno posticipare la maturazione delle uve di un paio di mesi, ma le tecniche attuali di gestione del vigneto non sono sufficienti per un così lungo ritardo. Ecco che giunge in aiuto la ricerca dell’Icvv con una nuova tecnica basata sul forzare un nuovo sviluppo della vite dai germogli appena formati. Verso il mese di giugno vengono tagliati i germogli in crescita, lasciando però diversi nodi per forzare lo sviluppo di nuove gemme. Per fare ciò, oltre a tagliare i rami all'altezza desiderata, vengono rimosse foglie e possibili infiorescenze. Il primo lavoro sviluppato dall’Icvv su questo argomento è iniziato nel 2015. L'obiettivo generale era quello di studiare le tecniche di forzatura, determinando il momento ottimale del trattamento, considerando lo sviluppo della vite e il ritardo nella maturazione dell'uva.

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