Lo sono solamente i ‘liqueurs and cordials’ rispondenti alla voce 2208.70.00 del codice tariffario americano Hts che però non coincide perfettamente con quello Nc della Unione europa, da qui la necessità di chiarezza
Oggi, 18 ottobre, scattano i dazi commerciali voluti dal presidente Trump contro una serie di prodotti dell’Unione europea. Come già scritto giorni addietro, il vino italiano non è colpito da queste misure, mentre lo sono quelli di Francia, Germania, Regno unito e Spagna. Sono però interessati a queste nuove misure restrittive (25% del valore delle merci in dogana) alcune bevande alcoliche prodotte in Italia e precisamente quelle appartenenti alla voce 2208.70.00 del codice tariffario americano Hts rispondente alla voce ‘liqueurs and cordials’. Poiché la classificazione doganale statunitense non coincide perfettamente con quella Nc della Unione europea, ma utilizza una numerazione molto simile, è quindi molto facile confondersi tra le due. Per fare chiarezza quindi pubblichiamo quindi un estratto della nomenclatura Hts per le bevande alcoliche facenti capo alla voce 2208. Tranne la voce 2208.70.00 tutte le altre non sono interessate dai dazi Usa, quindi i distillati come la Grappa non sono colpiti.
• 2208.20: Spirits obtained by distilling grape wine or grape marc (grape brandy)
• 2208.30: Whiskies
• 2208.40: Rum and other spirits obtained by distilling fermented sugar-cane products
• 2208.50.00: Gin and Geneve
• 2208.60: Vodka
• 2208.70.00: Liqueurs and cordials
• 2208.90: Other (Kirschwasser, Ratafia, Tequila, Mezcal)