Un rapporto economico di AgEconPlus, una società australiana indipendente di consulenza specializzata in agricoltura, informa che il contributo del settore vitivinicolo all'economia nazionale è cresciuto del 13% dal 2015
L'industria vinicola australiana contribuisce con 45,5 miliardi di dollari australiani (28 miliardi di euro) per l'economia nazionale, il 13% in più rispetto al 2015 quando il settore rappresentava 40,2 miliardi di dollari australiani (24,8 miliardi di euro), con un incremento medio del 3% all'anno. Sono i dati più rilevanti di un rapporto economico di AgEconPlus, una società australiana indipendente di consulenza specializzata in agricoltura, e commissionato da Wine Australia. Sempre dal rapporto di AgEconPlus si evince poi che i salari e gli stipendi medi sono aumentati del 4% all'anno dal 2015 per un totale di 12 miliardi di dollari australiani (7,4 miliardi di euro), mentre il valore aggiunto è aumentato del 3% all'anno a 22,5 miliardi di dollari australiani (13,9 miliardi di euro). Secondo la ricerca, l'aumento della produzione lorda è un riflesso della crescente domanda all'estero di vini australiani di pregio. L'export per questi vini infatti è aumentato di valore di oltre un terzo (36%) tra gli esercizi 2016 e 2019, circa l'11% in media ogni anno. Anche il prezzo medio delle esportazioni è passato da 2,90 dollari australiani al litro (1,80 euro) nel 2015-16 a 3,58 nel 2018-19 (2,20 euro), con un aumento medio del 7% all'anno. Ciò ha contribuito ad aumentare le entrate totali del comparto a 6,3 miliardi di dollari australiani (3,9 miliardi di euro) e il salario medio del settore vinicolo a 70.412 dollari australiani (43.300 euro), rispetto ai 65.000 nel 2015 (40.000 euro).