100 milioni per la vendemmia verde e riduzione delle rese dei vini comuni da 50 a 30 tonnellate/ettaro
Dopo una settimana circa dalla sua presentazione è stato pubblicato in gazzetta ufficiale il nuovo decreto rilancio che quindi entra pienamente in vigore. Nei suoi oltre 250 articoli si tracciano le linee di sostegno all'economia e al lavoro, nonché alle politiche sociali connesse all'attuale emergenza coronavirus. Tra le numerose misure adottate, due in particolare rivestono estrema importanza per il settore vitivinicolo e precisamente lo stanziamento di 100 milioni di euro per la vendemmia verde (articolo 223), dove la riduzione di produzione di uve destinate alla vinificazione non può essere inferiore al 15 per cento rispetto al valore medio delle quantità prodotte negli ultimi cinque anni, e la riduzione della resa massima di uva per ettaro per la produzione di vini comuni (articolo 224), dove si passerà da 50 a 30 tonnellate per ettaro con alcune deroghe fino a 40 tonnellate tenendo conto dei dati degli ultimi cinque anni come risultante dalle dichiarazioni di produzione. Rimane ancora da definire una eventuale misura di distillazione di crisi, richiesta dalla filiera nazionale, che potrebbe però rientrare durante i lavori di conversione del decreto legge ora approvato.