Iscriviti alla newsletter per ricevere le news di WineActs ENTRA

Le lavoratrici per la potatura arrivano con un jet privato

Bloccate in frontiera con l'Ungheria, la casa vinicola Hofstätter di Termeno (BZ) non ha avuto alternative

Per settimane la casa vinicola Hofstätter di Termeno (BZ) ha cercato di portare in Italia otto lavoratrici stagionali rumene che da anni si occupano della potatura delle vigne della tenuta con professionalità e attenzione. Ma quest'anno grossi e imprevisti ostacoli burocratici hanno complicato tutto. Nonostante il via libera della commissione europea al 'corridoio verde' per la circolazione nell'Unione europea dei lavoratori stagionali in agricoltura, le otto lavoratrici rumene sono rimaste bloccate alla frontiera con l'Ungheria e si sono invece viste negare il permesso di transito verso l'Italia. Telefonate, contatti con le ambasciate e con i politici di Roma e di Bruxelles, ma la situazione non si sbloccava. La drastica soluzione è stata una sola: noleggiare un jet privato per portare le lavoratrici in Italia. Una spesa notevole, commenta Martin Foradori Hofstätter, ma non vi erano alternative. E aggiunge: 'Visti i prezzi, oserei dire da strozzini, dei pulmini a noleggio in questo periodo, il costo dell’aeromobile ha inciso poco di più sul trasporto'.

Amaro poi il confronto con la Germania, dove Hofstätter possiede una seconda azienda vinicola nella Mosella. Lì le procedure sono molto più snelle, commenta Martin Foradori, e per contrastare il coronavirus i collaboratori stagionali possono lavorare isolati dagli altri gruppi nel rispetto delle misure di sicurezza e di distanza reciproca. Una sorta di quarantena attiva, neanche concepibile da noi. 'In Italia non siamo stati capaci nemmeno di copiare le misure intelligenti messe in atto da altri Paesi della Comunità europea', ha chiosato Hofstätter.

Cerca nel sito