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Modificato il testo unico del vino

Le novità contenute nell'articolo 43 del decreto semplificazioni del 16 luglio scorso

Il decreto legge n. 76 del 16 luglio scorso, contenente misure urgenti per la semplificazione e l'innovazione digitale, presenta all'articolo 43 alcune novità che interessano la vitivinicoltura nazionale. Il punto più importante è la modifica del testo unico del vino, la legge 238/2016, che permette l'imbottigliamento del vino anche fuori zona ma solo in circostanze particolari. Questo cambiamento legislativo non ha mancato di allarmare alcuni operatori vitivinicoli che ritenevano di vedere scalfito il principio dell'imbottigliamento in zona, una sorta di 'liberi tutti' che avrebbe provocato conseguenze non minori. Leggendo però con attenzione il testo della modifica, si osserva che la possibilità di imbottigliare fuori zona è concesso solo in caso di dichiarazione di calamità naturali, ovvero di adozione di misure sanitarie o fitosanitarie o altre cause di forza maggiore. È il caso ad esempio della pandemia del coronavirus, ma comunque si tratta di una concessione limitata nel tempo e soggetta al riconoscimento dell'emergenza da parte dell'autorità competente.

Altra importante novità contenuta nel decreto semplificazioni è la non perdita del diritto alla rivendicazione della Dop o della Igp dei vini e dei mosti trasferiti al di fuori della propria zona di produzione sempre in caso di calamità naturali o condizioni meteorologiche sfavorevoli ovvero di adozione di misure sanitarie o fitosanitarie che impediscano temporaneamente agli operatori di rispettare il disciplinare di produzione. Ora, come di consueto, il decreto legge in questione deve essere convertito in legge entro sessanta giorni, pena la sua decadenza.

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