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Usa, cresce la vendita diretta grazie all'e-commerce

Ogni stato ha registrato un aumento del volume e la California conquista stabilmente il primo posto

Con una crescita del 29% in volume e del 15% in valore nel primo semestre 2020 le vendite di vino 'direct to consumer' negli Stati uniti hanno superato i 220 milioni di dollari. Sono i risultati in sintesi di un rapporto dedicato e realizzato da Sovos ship compliant, società specializzata in software per la distribuzione, e wine analytics report, specializzata in analisi di mercato. Si conferma quindi la tendenza, innescata dal coronavirus, del consumatore americano di spostare i propri acquisti di vino dal negozio alla vedita diretta e all'e-commerce. Ogni stato ha registrato un aumento del volume delle vendite che vanno dal 6% in Oregon al 125% in Pennsylvania. È la California, tuttavia, che conquista stabilmente il primo posto, rappresentando il 32% del valore, quasi un terzo, e il 29% del volume nazionale.

Ma la crescita non è uniforme: le cantine molto piccole non hanno goduto molto di questa occasione, crescendo solo del 2% in volume e per contro scendere del 5% in valore. Le aziende di dimensioni medie e quelle ancara più grandi invece registrano entrambe un auemnto dei volumi del 54%. Per quanto riguarda i vitigni, tutti hanno visto aumentare i volumi nella prima metà del 2020 con in testa Pinot Grigio, Moscato e Sauvignon Blanc, tutti e tre con circa il 50% di crescita. Seguono poi Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon e Syrah. In termini di valore, il Cabernet Sauvignon rimane il primo vitigno in termini di valore, con 411 milioni di dollari. Pinot Nero e Chardonnay hanno invece raggiunto oltre 30 milioni di dollari ciascuno.

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