L'import di vino è aumentato in modo abbastanza omogeneo per tutte le categorie di prezzo
Nel primo semestre di quest'anno le vendite di vino in Canada sono aumentate del 5% raggiungendo i 4,86 milioni di hl di cui 4,2 importati. Ad una crescita dell'11% nel primo trimestre si è registrata una sostanziale tenuta anche durante la pandemia da coronavirus con un secondo trimestre ancora in positivo. Le vendite di vino sono così ritornate quest'anno a salire dopo il calo dei volumi dello scorso anno, dovuto in parte ai consumatori che avevano acquistato vini più costosi con minore frequenza rispetto ai vini di prezzo inferiore e in parte a ragioni salutistiche che avevano avuto un impatto negativo sulle vendite di vino, con alcuni consumatori che avevano preferito al vino e alla birra altri prodotti come le bevande a bassa grazione di alcol e succo di frutta. Nonostante le attuali restrizioni dovute al coronavirus e ancora in vigore in Canada, si osserva comunque come il consumo di vino fuori casa abbia compensato abbastanza la perdita nelle vendite nel commercio. Lo spumante e gli alcolici, tuttavia, sono stati influenzati negativamente.
Complessivamente l'import di vino in Canada è aumentato del 14% tra aprile e giugno 2020, con una crescita abbastanza omogenea per tutte le categorie di prezzo. Italia, Stati uniti, Francia, Spagna e Cile sono i paesi che hanno maggiormente beneficiato di questa congiuntura favorevole. L'Australia, invece, nonostante una crescita in volume del 3% ha visto una diminuzione in valore del 6%.