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Cognac, previsto un calo delle vendite del 20%

Al Bnic si fa però affidamento ad un rimbalzo dei mercati per tornare ai volumi pre-crisi in due anni

La crisi di mercato innescato dal coronavirus non risparmia nemmeno il Cognac: per questo motivo è stato previsto dal Bureau national interprofessionnel du Cognac (Bnic) un calo delle vendite nel corrente anno di circa il 20% e se i segnali di interesse dei mercati asiatici non si concretizzeranno allora il saldo di quest’anno potrebbe essere più vicino a -15%. I dati statistici dei mesi passati evidenziano una diminuzione del 14% dall’inizio dell’anno sebbene si sia posta in evidenza in tale periodo una tendenza positiva del mercato americano, che resta particolarmente attivo.

Poiché al Bnic si fa affidamento ad un prossimo rimbalzo dei mercati che consenta di tornare ai volumi pre-crisi in due anni, è stato deciso di rivedere le proiezioni future ad aprile 2021. Con l’occasione verrà aggiornato il piano industriale per il Cognac che, tra l’altro, stabilisce le rese e i nuovi impianti. Per l'annata 2020 questi valori sono stati rivisti: con un riaggiustamento della resa a 12,80 ettolitri di alcool puro per ettaro (hl ap/ha) per una resa agronomica media attesa di 10,80 hl ap/ha e un calo a 2.300 ettari delle richieste di nuovi impianti.

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