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In difficoltà il commercio mondiale di vino

Gli scambi nei paesi extraeuropei nel tra marzo e agosto 2020 hanno subito un calo di valore del 15,2%

Secondo i dati dell'osservatorio Vinitaly-Nomisma wine monitor gli scambi complessivi di vino nei paesi extraeurope nel semestre marzo-agosto 2020, i mesi più colpiti dal coronavirus, hanno subito un calo di valore del 15,2%, con una perdita equivalente di circa 1,4 miliardi di euro rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il decremento più significativo è relativo al settore dei vini spumanti (-28,8%), che perdono quota in tutti i maggiori paesi importatori di vino italiano. Ciò nonostante, nel semestre considerato le perdite sono abbastanza contenute (-8,6%) rispetto a -27,7% della Francia e -15,2% del totale mondiale. Sempre nel semestre marzo-agosto il valore complessivo delle importazioni dei paesi extraeuropei ammonta a 7,1 miliardi di euro, contro i 9,1 miliardi registrati nel pari periodo del 2019. Osservando i singoli paesi importatori, gli Stati uniti scendono del 20,7%, Regno unito -6,8%, Cina -35,5%, Canada -7,9% e Giappone -17,5%. Il semestre considerato infine ha modificato le quote di mercato di Francia e Italia, dove la prima perde cinque punti e si ritrova al 29,3% mentre l'Italia sale al 23,5%.

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