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Sudafrica, troppo vino invenduto

Dai 2,5 ai 3 milioni di hl si aggiungono alle normali giacenze mentre la vendemmia 2021 si avvicina

I produttori di vino in Sudafrica sono rimasti con un eccesso di vino invenduto come risultato diretto del blocco nazionale per contrastare la pandemia del coronavirus. Al momento dai 2,5 ai 3 milioni di hl si aggiungono alle normali giacenze, una quantità pari al totale del vino venduto ogni anno nel mercato interno, e questo eccesso di offerta ha prodotto un impatto negativo sui prezzi del vino sia locali sia esteri, che sono diminuiti del 7,4% da quando sono state introdotte le restrizioni commerciali relative al coronavirus. Fra quattro mesi circa poi inizierà la vendemmia e questo non farà che acuire i problemi di stoccaggio. Le organizzazioni vinicole sudafricane stanno anche loro cercando una soluzione al problema del vino invenduto e circolano proposte per sradicare i vigneti meno redditizi ma si sta facendo largo l'idea, invece di ricorrere alla distillazione come in Europa, di destinare parte della prossima vendemmia per produrre concentrato d'uva da vendere poi alle aziende di succhi di frutta. Conti alla mano, però, gli attuali prezzi dei succhi di frutta, anch'essi in ribasso, sommati ai costi di trasporto potrebbero rendere questa strada antieconomica. Per mitigare il problema si spera infine in una vendemmia meno abbondante della media, calcolando i danni causati dal gelo a fine settembre.

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