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Vino in lattina, segnali di novità

Cresce l'interesse tra i consumatori più giovani di Stati uniti, Regno unito e Australia

Grazie alla sua praticità e al crescente interesse tra i consumatori più giovani, il consumo del vino in lattina si sta avvicinando verso una più ampia accettazione, in particolare negli Stati uniti ma anche nel Regno unito e in Australia. Sono i risultati di una ricerca dell'International wine & spirit research (Iwsr) che però infoma come il vino in lattina debba ancora adesso affrontare una serie di barriere, tra cui la percezione negativa della qualità da parte dei consumatori più anziani e la resistenza che incontra nei mercati vinicoli più tradizionali. Ma il vino in lattina sembra essere per quei mercati un buon modo per attirare i consumatori più giovani: moderazione, praticità, un consumo più casuale e, naturalmente, un impatto ambientale inferiore rispetto al vetro sono le carte che giocano a favore. Non ultimo, il vantaggio di affrontare una spesa minore rispetto alla tradizionale botiglia di vetro quando si vogliono provare vini nuovi mai bevuti finora.

Ma la strada da fare per una completa accettazione di questo prodotto è ancora lunga: secondo l'Iwsr anche negli Stati uniti, dove i pregiudizi sul vino in lattina sono meno forti che altrove, siamo ancora agli inizi che sono scanditi dalla più ampia sperimentazione sia nella produzione sia nel marketing. È ancora troppo presto, conclude il rapporto dell'Iwsr, per vedere un vino premium in lattina anche se questo non è escluso possa avvenire in un futuro più o meno lontano.

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