Tra i punti salienti digitalizzazione, sostenibilità e l'adozione della lingua russa
Digitalizzazione, sostenibilità e adozione della lingua russa sono i punti salienti della 18° assemblea generale dell'Oiv tenutasi giovedì scorso per la prima volta online. Confermato il sostegno al progetto di digitalizzazione dell'organizzazione: gli stati membri dell'Oiv sono infatti unanimi sull'importanza dell'evoluzione e dell'adattamento digitale, soprattutto nel contesto attuale segnato dalla pandemia causata dal coronavirus. L'attuale progetto propone, tra gli altri obiettivi, la creazione di un osservatorio globale sulla trasformazione digitale del settore vitivinicolo; lo sviluppo di un nuovo sistema per raccogliere e sviluppare dati settoriali; la creazione di un nuovo sito web per l'Oiv nonché il dispiegamento di una nuova piattaforma per migliorare gli scambi tra il segretariato dell'Oiv e gli stati membri. A tale proposito il mese prossimo verrà lanciato un bando per la realizzazione di questo progetto, che durerà tre anni, a partire da gennaio 2021.
L'assemblea ha concluso i lavori adottando diciotto nuove risoluzioni, tra cui la Oiv-viti 641-2020 che ha approvato la guida dell'Oiv per l'applicazione dei principi della viticoltura sostenibile integrando e aggiornando tutte le precedenti raccomandazioni di sostenibilità dell'Oiv. Approvate poi altre risoluzioni sulle nuove pratiche di vinificazione che completeranno il Codice internazionale di pratica del vino dell'Oiv, come la guida per identificare i pericoli, i punti critici e la loro posizione dominante nel settore vitivinicolo. Tra le decisioni in materia di economia e di legge, l'Oiv ha inoltre adottato la definizione di vino bianco con macerazione e, per ultima, ha adottato anche alcune linee guida per la valutazione dei trattamenti fisici per l'uva e i suoi derivati.