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Spagna, l'export vinicolo dei primi nove mesi

Diminuito di 1,49 milioni di hl nel complesso, molto bene invece i bag in box

Nei primi nove mesi del 2020 l'export vinicolo spagnolo è complessivamente diminuito di 1,49 milioni di hl (-9,3%). Per la quasi totalità si tratta di vino sfuso con 1,3 milioni di litri (-14,5%), molto meno invece l'imbottigliato con 200.000 hl (-3,9%). In controtendenza invece i bag in box che invece crescono più di un terzo passando da 277.000 a 380.000 hl. I dati statistici sembrano quindi mostrare che il coronavirus abbia favorito le esportazioni dei bag in box che sono in notevole crescita da marzo 2020, in coincidenza cioè con l'inizio della pandemia. In termini di volume, la Francia è la principale acquirente di bag in box spagnolo: oltre 50.000 hl invece di 21.400 hl, seguita molto vicino dal Regno unito, che anche lui raggiunge i 50.000 hl (+75%). Il paese che invece registra il più alto valore in valore è la Svezia, con 6,8 milioni di euro (+38%). Molto bene anche Norvegia, Paesi bassi e Finlandia. All'interno delle esportazioni spagnole di vini spumanti, il Cava si è comportato meglio di tutti, perdendo nei primi mesi del 2020 a malapena lo 0,6% in valore e aumentato del 12% in volume. Il so prezzo medio è stato di 2,73 euro al litro, più del doppio rispetto all'1,23 euro al litro degli altri vini spumanti.

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