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Un vino davvero 'spaziale'

320 piante di vite e 12 bottiglie di Bordeaux atterrano oggi dopo un anno in orbita

Un carico davvero speciale è quello proveniente dalla stazione spaziale internazionale Iss il cui atterraggio è previsto oggi: 320 piante di vite alte pochi centimetri e 12 bottiglie di Bordeaux rosso che sono rimaste in orbita rispettivamente 10 e 14 mesi. L'obiettivo della ricerca è di analizzare come un ambiente con nessuna gravità e una maggiore esposizione alle radiazioni possa influire su sistemi biologici complessi come la vite e il vino.

In particolare per il vino, la ricerca ha lo scopo di chiarire il ruolo che rivestono i colloidi, come tannini e polifenoli, e come l'ambiente spaziale li influenza. Le piante di vite e le bottiglie di vino, una volta atterrate, verranno portate all'Institut superieur de la science et du vin di Bordeaux per essere esaminate. Le piante saranno confrontate con altrettanti esemplari rimasti sulla terra mentre le bottiglie verranno analizzate chimicamente e poi semplicemente degustate da una apposita commissione.

I risultati ottenuti aiuteranno i ricercatori a sviluppare in futuro una maggiore resistenza delle piante alle difficoltà ambientali sulla terra, perfezionando nuovi modi di produrre cibo di cui avremo un domani bisogno. Le future missioni spaziali di lunga durata richiedono infatti la conservazione di cibo e medicinali per lunghi periodi di tempo, il che può influenzare la nutrizione e il gusto delle prime e l'efficacia delle seconde. Apprendere di più su come l'ambiente spaziale agisce su liquidi complessi potrebbe portare a metodi di conservazione migliori che ridurranno gli effetti negativi potenziali.

Non è la prima volta che l’alcol viene studiato nello spazio. L'azienda produttrice della birra Budweiser ha già spedito sulla stazione dei semi di orzo e nel 2015 una ditta giapponese produttrice di whisky invió dei campioni. Ma già con la missione Discovery del 1985 l'astronauta francese Patrick Baudry portò con sé sullo shuttle uno Château Lynch Bages del 1975 con la promessa alla Nasa che non avrebbe ricavato in merito alcun guadagno commerciale o pubblicità. La bottiglia ancora oggi viene conservata in una teca della cantina francese e rimane il primo esemplare di vino ad avere volato nello spazio.

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