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Il gallo nero è solo del Chianti classico

Di nuovo rifiutata la registrazione come marchio Ue del simbolo di un gallo per identificare altri vini

Il tribunale di primo grado dell'Ue ha confermato, con una sentenza emessa a Lussemburgo, la decisione presa nel 2020 dall'ufficio europeo per la proprietà intellettuale (Euipo) a tutela del marchio di qualità collettivo Gallo nero, usato dal consorzio Chianti Classico, rifiutando la registrazione come marchio Ue del simbolo di un gallo per identificare altri vini o bevande alcoliche.

Tutto nasce nel 2017 quando una azienda romana aveva presentato all'Euipo una domanda di registrazione di un disegno che riproduce un gallo come marchio europeo di vini. Immediata la opposizione del consorzio Chianti Classico che nel 2020 ottiene il respingimento della richiesta di registrazione da parte dell'Ufficio Ue per la proprietà intellettuale. Dopo il controricorso al tribunale di primo grado della Corte europea di giustizia la sentenza dell'altro ieri del Tribunale Ue respinge l'impugnazione e conferma la decisione dell'Euipo che salvaguarda gli interessi del marchio gallo nero del Chianti classico.

Non è la prima volta che il marchio del gallo nero viene portato nei tribunali per la sua difesa: nel 2013 sempre l'Euipo respinse la richiesta della federazione francese di rugby che aveva deciso di registrare il proprio marchio, simboleggiato da un gallo, per la produzione e distribuzione di bevande alcoliche. Il disegno di un gallo compare ancora adesso sulle maglie della nazionale francese di rugby, ma deve restare identificabile solo in quell'ambito. Nella classe alcolici il gallo nero è esclusiva del Chianti Classico.

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