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Una profezia predisse le gelate del 2021?

Sembra che Thomas-Joseph Moult, astronomo e filosofo del 1500, lo avesse già annunciato in un suo libro

Le gelate di inizio mese che hanno colpito i vigneti francesi hanno provocato danni molto severi al punto che ora si stima una perdita produttiva nazionale del 30% circa, vale a dire 10-15 milioni di hl in meno. Eppure non tutti si sono fatti trovare impreparati da questa catastrofe e se andiamo indietro nei secoli le gelate del 2021 sembra fossero già state previste con precisione.

Parliamo di Thomas-Joseph Moult, astronomo e filosofo vissuto nel 1500, il periodo di Nostradamus e del suo famoso libro di presagi, e forse il nostro veggente non volle essere da meno scrivendo negli stessi anni Les Prophéties Perpétuelles, un compendio di previsioni e vaticinii basate su complicati calcoli astrologici ed esoterici. Nella prefazione l'autore precisa che 'queste profezie così curiose, così rare, così ricercate e così utili per il pubblico, principalmente per contadini, viticoltori, giardinieri e per coloro che commerciano in cereali e vino, iniziarono nel 1560 e dureranno per sempre'.

Praticamente impossibile ritrovare l'edizione originale, ma in una ristampa nel 1743 si legge che nel 2021 una cattiva primavera, caratterizzata da temperature molto basse e da conseguenti gelate, avrebbe impedito alle uve di raggiungere la maturità causando molte perdite ai produttori di vino. Secondo il nostro indovino queste previsioni seguono un ciclo solare di 28 anni per cui sappiamo già che cosa succederà nella primavera del 2049 oppure, osservando la tabella, ognuno può ricercare negli almanacchi se negli anni citati accaddero veramente o meno fenomeni atmosferici così negativi. Altrimenti basta pescare nei propri ricordi personali e i più anziani rammenteranno, ad esempio, la nevicata 'del secolo' che si abbattè su Roma nel 1965. Proprio 28+28 anni fa.

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