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Prošek, la Croazia vuole di nuovo il riconoscimento

Già nel 2013 Bruxelles aveva rifiutato la richiesta poiché il nome rievoca chiaramente il Prosecco

La Croazia ha nuovamente chiesto all'Unione europea l'avvio delle procedure di riconoscimento della denominazione Prošek per un vino bianco prodotto nel sud della Dalmazia. Già nel 2013 Bruxelles aveva rifiutato la richiesta croata poiché il nome rievoca chiaramente il Prosecco veneto anche se il Prošek è completamente diverso, essendo un vino passito. L'on. Paolo De Castro (commissione Agricoltura del Parlamento europeo) ha ricordato che la Croazia sapeva bene che la denominazione Prošek fosse in conflitto con la tutela riservata al nostro Prosecco al punto di non chiederne la protezione al momento della sua adesione all'Ue.

Come prima azione, l'on. De Castro ha chiesto con una lettera al commissario all'agricoltura Janusz Wojciechowski di fermare la procedura della domanda croata prima della sua pubblicazione sulla gazzetta Ue. Anche Stefano Zanette, come presidente Consorzio Tutela Prosecco Doc, chiede alla Croazia di fare un passo indiet ro. 'Speravamo - afferma Zanette - che la Commissione valutasse in autonomia e giudicasse irricevibile quella che a nostro giudizio è una palese provocazione. Irricevibile non soltanto perché palesemente evocativa della nostra denominazione ma soprattutto perché in grado di minare alla radice l'intero impianto delle indicazioni geografiche europee'.

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