Oiv, scende la produzione mondiale 2021

Una vendemmia prevista tra 247,1 e 253,5 milioni di hl, il 4% in meno rispetto al 2020

Una produzione mondiale di vino estremamente bassa e simile al 2017, con tre anni consecutivi sotto la media e con una vendemmia prevista tra 247,1 e 253,5 milioni di hl, il 4% in meno rispetto al 2020. Questi, in estrema sintesi, sono le stime della produzione mondiale di vino nel 2021 elaborate dall'Oiv e diffuse ieri in una conferenza stampa online. Questa situazione è causata dal calo dei tre maggiori produttori mondiali, Italia, Francia e Spagna, che scenderebbero, secondo queste stime, rispettivamente del 9%, 27% e 14%, con vendemmie rispettivamente di 44,5, 34,2 e 35 milioni di hl.

Al contrario, la Germania prevede un aumento del 4% a 8,8 milioni di hl, il Portogallo dell'1% a 6,5 ​​milioni, la Romania del 37% a 5,3 milioni, l'Ungheria del 6% a 3,1 milioni e l'Austria si ridurrebbe del 4% a 2,3 milioni di hl. La Grecia prevede un calo del 26% a 1,7 milioni di hl, la Croazia del 13% a 0,7 milioni, la Slovenia del 26% a 0,5 milioni e la Slovacchia del 2% a 0,3 milioni. La Bulgaria è cresciuta del 7% a 0,9 milioni e la Repubblica Ceca del 2% a 0,6 milioni. Gli Stati uniti aumenterebbero del 6% rispetto al 2020 con 24,1 milioni di hl, la Russia lo farebbe del 2% a 4,5 milioni di hl, mentre si registrano recuperi significativi nell'Est con 2,2 milioni di hl in Georgia con un aumento del 22% e del 20% in Moldova a 1,1 milioni di hl.

I paesi dell'emisfero sud hanno aumentato la loro produzione del 19% con 59 milioni di hl, pari al 23% della produzione mondiale. Così l'Australia, nel bel mezzo di una guerra tariffaria con la Cina, ha registrato la sua più grande produzione dal 2006 con 14,2 milioni di hl, il 30% in più rispetto al 2020; mentre la Nuova zelanda sarebbe scesa del 19% a 2,7 milioni di hl. C'è stato anche un aumento spettacolare in Cile con 13,4 milioni di hl, il 30% in più rispetto allo scorso anno e il volume più alto degli ultimi 20 anni. Anche l'Argentina è cresciuta del 16% a 12,5 milioni di hl e il Brasile del 60% a 3,6 milioni di hl, mentre l'Uruguay è cresciuto dell'8% a 0,7 milioni. Il Sudafrica, dal canto suo, conferma il suo terzo anno consecutivo di crescita a 10,6 milioni di hl.