Decisione necessaria alla luce del calo della produzione e delle giacenze al minimo
La giunta toscana ha approvato l'anticipo al primo gennaio 2022 della messa sul mercato della annata 2021 del Chianti. Questo anticipo era stato chiesto dallo stesso consorzio vino Chianti nelle scorse settimane. Questa decisione, commentano al consorzio, è risultata necessaria per evitare la scarsità di prodotto in vendita alla luce del calo della produzione causata dalla gelata dello scorso aprile e dalla successiva siccità.
Le giacenze previste per fine 2021 sono infatti stimate al minimo dal 2005 a oggi, nel frattempo le uve del Chianti hanno registrato quotazioni fra i 90 e i 105 euro al quintale a fronte dei 55-70 euro dell'anno precedente, il 2020. L'anticipo di due mesi potrà quindi ora essere adottato in modo volontario da parte delle aziende produttrici nell'intento di frenare l'aumento dei prezzi e salvaguardare le quote di mercato finora raggiunte.