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Euipo, no al vino Bolgaré

L'ufficio europeo per la proprietà intellettuale dà così ragione al consorzio Doc Bolgheri

Con una decisione della seconda commissione di ricorso l'Euipo, l'ufficio dell'Unione europea per la proprietà intellettuale, ha dato ragione al consorzio Doc Bolgheri e Bolgheri Sassicaia che nel 2017 si era opposto alla domanda di registrazione del marchio Bolgaré da parte della Domaine Boyar International di Sofia, Bulgaria. La commissione ha ritenuto infatti che i termini Bolgheri e Bolgaré possiedono forti coincidenze visive e fonetiche tra loro tali che per un consumatore italiano il termine Bolgaré evoca nella mente il vino Bolgheri, la cui indicazione geografica è protetta, piuttosto che la parola Bulgaria, come sosteneva la controparte.

'Una buona notizia per tutto il nostro made in Italy che spero rappresenti un precedente importante nel contrasto di altri tentativi di richiamare le nostre denominazioni e che se ne tenga conto anche per la vicenda del Prosecco', ha commentato in merito il sottosegretario alle Politiche agricole alimentari e forestali, Gian Marco Centinaio.

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