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Uno studio Ismea sui vini a denominazione di origine

Una produzione che complessivamente sfiora i 30 milioni di hl e che rappresenta circa i due terzi del vino italiano. Sono i 521 vini a denominazione d’origine, Dop e Igp, analizzati da un report della Ismea, pubblicato ieri, dal punto di vista strutturale, produttivo e di mercato. Nel 2010 è infatti aumentata la produzione di vini Dop (+2,4%) e Igp (+3,3%), ma i volumi produttivi sono ancora molto concentrati su poche denominazioni. In crescita il Prosecco, il Conegliano Valdobbiadene, e le Doc Piemonte ed Asti, mentre le igt Salento e Puglia registrano forti incrementi in percentuale.

E se la contrazione dei consumi continua a segnare il mercato interno, quello estero porta invece qualche motivo di soddisfazione: nel 2011, l’anno record per l’export vinicolo italiano (+9% in volume e +12% in valore), le Dop hanno realizzato una crescita del 4% in volume e dell’8% in valore mentr i vini Igp hanno da soli sfiorato i 6 milioni di hl di export (+9%) per un valore di quasi un miliardo di euro (+13%). Sul versante dei prezzi, dopo due anni di flessione nel 2011 si è avuto un rialzo delle quotazioni (+11%) grazie all’aumento della domanda estera; più in dettaglio si osserva un +20% per i vini rossi e +6% per i vini bianchi.


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