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Frena l’export dei vini sfusi italiani

Nel primo trimestre del corrente anno l’export vinicolo italiano è diminuito dell’8% in volume ma è cresciuto in valore del 7%. Lo rende noto un comunicato stampa dell’Ismea, che osserva come siano stati i vini sfusi a subire il peggior risultato (-25% in quantità) mentre per il vino imbottigliato la crescita è stata del 3% in quantità e del 6% in valore.

La causa del calo è da ricercarsi nella accresciuta concorrenza di Paesi come Australia, Cile e Argentina, che stanno spingendo molto il proprio vino sfuso sui mercati internazionali, assieme al record ottenuto dalla Spagna, che ha ora scalzato dal primo posto l’Italia nella classifica degli esportatori mondiali per volume.

Tra i principali Paesi, solo il Regno Unito presenta una crescita significativa (+19,5%) mentre in Germania Uniti il calo è stato del 6,2%, a cauda della riduzione del 14% delle spedizioni di vini sfusi, controbilanciata in parte da un aumento dell’export di vini in bottiglia (+3%) e di spumanti (+9%).


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