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Francia, le contraddizioni della legge Evin

La legge Evin, che dal 1991 in Francia vieta ogni forma di pubblicità al vino e alle bevande alcoliche, dovrà prima o poi essere rimessa in discussione. Un paio di settimane fa, infatti, un gruppo di parlamentari di ispirazione cristiano democratica ha presentato una proposta di legge per consentire la creazione di un canale televisivo interamente dedicato alla viticoltura e al vino. Vent’anni fa la legge Evin non poteva certo prevedere lo sviluppo delle televisioni monotematiche in Europa, soprattutto a seguito della revisione nel 2007 della direttiva ‘televisione senza frontiere’; da qui il contrasto tra un canale interamente dedicato al vino e il divieto della legge.

Vi è già un clamoroso precedente: a fine maggio 2001 infatti venne autorizzata a trasmettere Deovino, il primo canale dedicato all'enologia e alla viticoltura, ma il Consiglio di Stato francese intervenne per bloccare le trasmissioni nel giugno 2012. I proprietari aggirarono l’ostacolo recandosi in Lussemburgo per creare Edonys TV, le cui trasmissioni sono iniziate il 15 dicembre 2012 e tra non molto irradierà i suoi programmi anche dal Belgio e dalla Svizzera. Così accerchiata, la Francia non può infatti fare nulla se un canale televisivo straniero, pur diffondendo pubblicità su vini e alcolici, viene visto sul territorio nazionale.


 

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