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Cresce l’attenzione per gli spumanti italiani prodotti da uve autoctone e di diffusione limitata. È il caso del Lessini Durello, una realtà di circa 700.000 bottiglie in aumento di oltre il 14% rispetto allo scorso anno. Lo dimostra una ricerca, commissionata dal consorzio in collaborazione con l’Ais e con Rossi&Bianchi, presentato ieri alla stampa in vista dell’evento Durello&Friends di fine novembre.

Circa 700 esperti e sommelier Ais hanno infatti risposto ad un questionario on line, curato da InSintesi, dal quale emerge una forte attrazione per gli spumanti cosiddetti alternativi: il 36% del campione beve infatti questi spumanti abitualmente e ben il 92% vorrebbe una loro maggiore presenza nelle carte dei vini. Inoltre circa la metà degli intervistati ritiene che lo spumante ideale debba essere molto o abbastanza secca e facilmente reperibile. Solo un terzo ritiene che sia importante la notorietà del vitigno o della zona di provenienza e infine solo per il 10% dovrebbe appartenere a una cantina nota.

Per il presidente del consorzio di tutela, Bruno Trentini, ‘quello attuale è senza dubbio il momento del Durello. Quello su cui dobbiamo ora impegnarci, a fronte della qualità produttiva raggiunta, è la promozione. Dobbiamo infatti lavorare per comunicare il Lessini Durello come un grande spumante della tradizione enologica italiana’.


Con un aumento tra il 7,1 e il 10,5% rispetto all’anno precedente, la produzione vitivinicola mondiale ritorna ai livelli del 2006 con un quantitativo di 281 milioni di hl. Lo afferma il direttore generale dell’Oiv, Federico Castellucci, durante la presentazione a Parigi della nota congiunturale 2013. Le previsioni dei principali paesi vitivinicoli europei indicano una crescita a volte molto rilevante rispetto all’annata precedente. È il caso della Spagna, che registra una crescita della propria produzione del 23%, con oltre 40 milioni di hl mentre in Francia e in Portogallo la crescita è del 7% rispetto al 2012. L’Italia ha prodotto invece sol il 2% in più, ma questo dovrebbe bastare a raggiungere i 45 milioni di hl e diventare per quest’anno il maggiore paese produttore di vino.

Nel resto del mondo la produzione di vino è in netta crescita. Gli Stati Uniti hanno prodotto 22 milioni di hl e anche in Sud America la tendenza è in crescita: il Cile raggiunge il nuovo record di 12,8 milioni di hl, mentre in Argentina, in seguito a una cattiva annata 2012, il raccolto vinificato è di 15 milioni di hl (+27%). La Nuova Zelanda registra quest’anno un livello di produzione record di 2,5 milioni di hl, mentre le stime per l'Australia sono di circa 13,5 milioni di hl.

La vitivinicoltura mondiale non ha ancora visto un’inversione di rotta significativa dopo la crisi economica del 2008. Gli effetti dello scarso raccolto 2012, che hanno causato problemi di approvvigionamento, specialmente nel mercato del vino sfuso, potrebbero continuare in parte a farsi sentire quest'anno. Le stime del consumo mondiale di vino lasciano però intravedere un certo consolidamento della domanda.


‘Se migliaia di produttori vinicoli italiani di piccolissima dimensione sono riusciti a rimanere sul mercato lo devono proprio alla cooperazione’ sono le parole di Adriano Orsi, presidente del settore vitivinicolo di Fedagri-Confcooperative, pronunciate ieri durante l’assemblea nazionale in svolgimento a Montefalco. E una analisi svolta da Nomisma Wine Monitor sui bilanci delle cooperative vitivinicole associate a Fedagri conferma che negli ultimi sei anni il fatturato e il valore aggiunto delle cooperative vitivinicole di Fedagri sono cresciuti del 20%. Se si prende poi in considerazione solo l’ultimo anno, nel 2012 l’incremento è stato del 10%, superando di gran lunga quello delle imprese non cooperative (+6,6%).

Ricordando che negli ultimi tre anni in Italia i volumi di vino esportati sono sostanzialmente uguali a quelli consumati internamente, mentre solo nel 2001 l’export rappresentava poco più della metà della quantità di vino consumata in Italia, nel corso dell’assemblea è stato infine evidenziato il difficile momento che le vendite di vino nella Gdo in Italia stanno attraversando a causa della crisi: -7,2% nei primi sette mesi del corrente anno, contro il -3,6% registrato nello stesso periodo del 2012.


Dopo oltre quattro anni di negoziati bilaterali, la scorsa settimana è stata posta la prima firma per un accordo di libero scambio commerciale tra Unione europea e Canada. L’intesa dovrebbe portare ad un aumento degli scambi commerciali tra le due parti pari a oltre 26 miliardi di euro all’anno, mentre con l’entrata in vigore definitivo dell’accordo, previsto nel 2015, il 98% degli attuali dazi doganali sarà eliminato definitivamente.

Il settore agroalimentare ha tenuto occupato il tavolo dei negoziati preparatori per una cospicua parte, ma alla fine è rimasta garantita la tutela dei prodotti con marchio di qualità europeo, tra cui quindi i vini Dop e Igp. Nel 2012 l’export di vini provenienti dall’Ue ha visto realizzare un valore di quasi 900 milioni di euro, un terzo dei quali provenienti dall’Italia, e precisamente 712.000 hl pari a 283,4 milioni di euro.


Erano previsti 300 espositori per più di 3.000 operatori qualificati della regione di Pechino e del Nord Est della Cina, ma tutto questo è saltato: la Vinexpo in Beijing, programmata il 2 e il 3 giugno 2014, è stata cancellata dalle attività dell’ente fiera di Bordeaux per ‘concentrarsi di più sullo sviluppo di Vinexpo Asia Pacific che si svolgerà a Hong Kong dal 27 al 29 maggio’, così recita il comunicato ufficiale. Realisticamente, le cause dell’annullamento vanno cercate nella scarsa domanda da parte di potenziali espositori che hanno già investito denaro e risorse in altri eventi del prossimo anno, ma non bisogna sottovalutare anche l’attuale rallentamento della crescita delle vendite di vino importato in Cina, conseguenza della indagine antidumping e antisussidi che le autorità cinesi hanno istituito contro i vini dell’Unione europea.


Con un leggero ritardo rispetto all’anno scorso, anche per la campagna viticola in corso l’Agea il 13 ottobre scorso ha diramato una circolare con le istruzioni applicative e la compilazione delle dichiarazioni obbligatorie di vendemmia e di produzione. Il termine di presentazione è sempre fissato per il 15 gennaio prossimo. Non saranno accettate e ritenute valide le dichiarazioni che perverranno ad Agea con qualsiasi altro mezzo all’infuori di quello telematico.

Per il trattamento delle dichiarazioni della campagna in corso, l’Agea è competente per il territorio nazionale, ad eccezione delle regioni Toscana, Veneto, Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e della provincia autonoma di Trento le quali forniscono con proprie comunicazioni le istruzioni operative per la presentazione delle dichiarazioni stesse avvalendosi dei propri sistemi informativi permettendo la completa integrazione delle informazioni col Sistema Informativo Agricolo Nazionale ed il completo scambio dei dati tra Organismi Pagatori.


469 varietà ad uve da vino con 1.140 cloni, 120 ad uve da tavola con 98 cloni, oltre 9000 foto. Sono alcune delle cifre che compongono il registro nazionale delle varietà di viti che ora è consultabile on line sul sito del ministero delle Politiche agricole. Il registro si compone delle sezioni: vitigni ad uve da vino, vitigni ad uve da tavola, vitigni a destinazione particolare, vitigni per portinnesto, varietà destinate alla produzione di materiale di moltiplicazione, elenco nuclei di premoltiplicazione viticola, elenco proponenti l’omologazione dei cloni. Vengono poi rese disponibili ulteriori informazioni sul settore vitivinicolo: dati relativi alla classificazione delle varietà di viti, loro utilizzo nelle Dop e nelle Igp, schede descrittive sintetiche dei cloni e dati statistici sulla produzione di barbatelle dal 1989 al 2012.


La Cina ha aperto una nuova zona di libero scambio a Shanghai che è stata presentata dalle autorità locali come la sperimentazione economica più audace degli ultimi decenni. All’interno della zona si trova, tra l’altro, un centro fieristico ed espositivo dedicato al vino, dove è possibile fare acquisti diretti. Anche se il quantitativo acquistabile è limitato, una dozzina di scatole al massimo, il suo prezzo è minore di quello di un supermercato o di un negozio.

La nuova zona di libero scambio ha consentito la nascita di nuovi investimenti stranieri, il che si spera contribuisca a migliorare la competitività globale della Cina. Le autorità locali sono intenzionate a utilizzare la nuova zona come piattaforma per nuove attività di cooperazione della Cina con gli altri paesi, confermando le intenzioni del governo cinese di volere alleggerire le attuali restrizioni sugli investimenti.


Guillaume Deglise succede a Robert Beynat nella direzione generale dei saloni Vinexpo di Bordeaux e di Hong Kong. General manager di Laurent-Perrier Switzerland dal 2009, Guillaume Deglise ha costruito la sua carriera professionale nel mondo dello Champagne, dal 1998 al 2002 export manager di Bollinger, poi dal 2002 al 2009 export manager regionale di Laurent Perrier. Il presidente uscente, Robert Beynat, assumerà ora un incarico di consulenza per Pierre Goguet, amministratore delegato di Vinexpo e della Camera di Commercio di Bordeaux.


Vinitaly International apre, presso la sede Ice, un ufficio di rappresentanza a Shanghai, con cui fornire un supporto concreto a quanti desiderano intraprendere azioni di export verso il mercato cinese. In calendario anche nuove iniziative di sostegno, tra cui la partecipazione il prossimo 3-7 ottobre al Salone di Wuhan, la città dell’Hubei, secondo China Wine Report, con il maggiore potenziale di crescita per il mercato del vino, e il Vinitaly International di Hong Kong, in programma il 7-9 novembre. La promozione del vino italiano in Cina passerà poi anche su Internet: a breve la piattaforma Vinitaly Wine Club debutterà all’interno dei più importanti siti di vendite online dedicati al vino in Cina mentre Vinitaly ha aperto un account su Weixin, conosciuto in Occidente come WeChat, dove sono attualmente registrati quasi 600 milioni di cinesi, e svilupperà la sua presenza su Weibo, il più importante microblog cinese.


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