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Firmato la scorsa settimana un accordo di collaborazione tra il consorzio della denominazione san Gimignano e l'associazione differenze culturali e non violenza per un progetto dedicato ai richiedenti asilo presenti nel comune di san Gimignano per agevolare la loro integrazione sociale. Presso la struttura espositiva Vernaccia di san Gimignano Wine Experience - La Rocca fino a fine anno si alterneranno tre richiedenti asilo che aiuteranno il personale presente nella accoglienza dei visitatori. Ai richiedenti asilo che aderiranno a questa proposta di collaborazione verrà chiesto loro di approfondire la conoscenza del territorio e delle realtà produttive locali mediante alcune visite didattiche nelle aziende limitrofe. Questo accordo siglato dal consorzio fa parte di un progetto più ampio rivolto a tutti i settori produttivi del territorio con lo scopo di favorire la accoglienza e l’integrazione dei richiedenti asilo e il settore vitivinicolo può giocare un ruolo di primo piano in questa difficile fase di accoglienza.


In questo fine settimana Cantine aperte, il più importante evento enoturistico d’Italia promosso dal Movimento turismo del vino, festeggia le sue nozze d’argento. Sono passati 25 anni da quando, nel 1993, sette cantine toscane diedero il via alla manifestazione che oggi accoglie un milione circa di enoappassionati in visita a 800 cantine poste nei territori più vocati del vino italiano. L’edizione di quest’anno di Cantine aperte è all’insegna della solidarietà, con il progetto Bottiglia solidale per l’acquisto di una ambulanza destinata alle zone del sisma nel Centro Italia dell’anno scorso, cui si aggiunge la festa del vino che chiuderà l’iniziativa del Movimento turismo del vino per Amatrice dello scorso settembre. Tutto il ricavato della vendita dei calici griffati Cantine aperte 25° verrà infine versato ad Airc, l’associazione italiana per la ricerca sul cancro.

E proprio dal grosso successo che l’enoturismo sta sempre più avendo in Italia che nasce un disegno di legge ad hoc attualmente in discussione alla commissione agricoltura del Senato. Presentato lo scorso dicembre dal senatore Dario Stefano, il testo si propone di promuovere e disciplinare l’enoturismo quale forma di turismo dotata di una sua specifica identità, in piena sintonia con quanto disposto dal testo unico del vino di recente approvazione.


Nonostante i timori di una vendemmia per il secondo anno consecutivo ridotta a causa della siccità, le notti fresche durante il periodo di crescita e l’assenza di ondate di calore durante la raccolta hanno fatto sì che la vendemmia 2017 dovrebbe riuscire a recuperare in parte (+1,4%) la perdita del 6,7% che la vendemmia 2016 ha registrato rispetto all’anno precedente. Sono stime però ancora preliminari che VinPro (una associazione di 3500 produttori di vino) e Sawis (industria del vino sudafricano) hanno diffuso questo mese. Sempre secondo queste stime, la produzione 2017 dovrebbe quindi raggiungere circa 11 milioni di hl rientrando così nella media degli ultimi anni mentre per la qualità vi è molto ottimismo.


La prossima edizione del Concours Mondial de Bruxelles si svolgerà dal’11 al 13 maggio 2018 nel distretto di Haidan, a Pechino. Per la prima volta, allo scoccare della sua 25esima edizione, questo importante concorso vinicolo avrà luogo al di fuori dell'Europa. La decisione è stata annunciata durante la cerimonia di chiusura dell’edizione 2017 di Valladolid, Spagna, e vuole essere un riconoscimento alla Cina come principale polo di crescita della vitivinicoltura internazionale, diventata ormai il quinto paese consumatore di vino del mondo. ‘La Cina è senza dubbio il paese in cui il settore vino si sviluppa più rapidamente in termini di produzione e di consumo' ha commentato Baudouin Havaux, Presidente del Concours Mondial de Bruxelles, che ha aggiunto: ‘La Cina è diventata la prima destinazione export di alcuni principali paesi produttori nel mondo. Numerose sono le organizzazioni professionali che vi si impiantano, aprendo uffici regionali e stabilendo reti commerciali. I tassi di crescita sono i più alti di qualsiasi altro mercato. Con 847.000 ettari di vigne, la Cina si situa ormai al secondo posto al mondo per superfici vitate’.


Come previsto dall'articolo 40, comma 5, della legge n. 238 del 12 dicembre 2016 (testo unico del vino) che ha stabilito la incompatibilità con incarichi dirigenziali o di responsabilità svolti presso organismi di certificazione o altre organizzazioni aventi analoghe competenze, il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali il 30 marzo ha emanato un apposito decreto per fissarne l’ambito di applicazione. Il decreto individua le situazioni di incompatibilità degli incarichi dirigenziali o di responsabilità riferite agli incarichi svolti da soggetti legati da un rapporto di lavoro con gli organismi di controllo, nell’ambito degli organi societari e delle strutture organizzative interne agli stessi organismi pubblici e privati. Anche i tre membri nominati del comitato, in quanto esperti nel settore della viticoltura e dell’enologia, non possono rivestire incarichi dirigenziali o di responsabilità nell’ambito dei seguenti enti ed organizzazioni che sono già rappresentati in comitato:
– conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, in rappresentanza e in qualità di coordinatori delle regioni;
– ordine nazionale dei dottori agronomi e dei dottori forestali;
– unione nazionale delle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, in rappresentanza delle camere stesse;
– associazione enologi enotecnici italiani;
– federazione nazionale dei consorzi volontari di cui all’articolo 41, in rappresentanza dei consorzi stessi;
– organizzazioni agricole maggiormente rappresentative;
– organizzazioni di rappresentanza e tutela delle cantine sociali e delle cooperative agricole;
– organizzazioni degli industriali vinicoli. (g.r.)


Crescono le vendite di vino californiano negli Stati Uniti che nel 2016 raggiungono i 21.400 hl (+2%) per un valore di poco più di 39 miliardi di euro. Dieci anni fa le vendite furono di 17.000 hl circa e questo lento ma costante aumento è dovuto in parte all'aumento della popolazione statunitense, cresciuta in questo decennio del 10% circa, e in parte dal maggior peso che la generazione più giovane, i cosiddetti millennials (21-38 anni), ha esercitato nell'incremento dei consumi. Vi è poi da segnalare la tendenza di molte case vinicole nel cercare nuovi canali di vendita più immediati, come la vendita diretta al consumatore, mentre sempre più vini californiani vengono venduti oltre la soglia dei 10 dollari alla bottiglia (19% in volume e 40% in valore dell'intero mercato statunitense). Lo Chardonnay resta il più apprezzato, con il 20% del totale venduto, seguito dal Cabernet Sauvignon con il 15%.


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