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Il coordinamento dei sindaci dei comuni dell’area del Prosecco Docg di Conegliano Valdobbiadene ha deciso di vietare l’uso di erbicidi contenenti glifosato per tutte le colture della zona, non solo quindi i vigneti, ma anche seminativi e frutteti. Il divieto, in vigore dal 1° gennaio 2019, si estende anche a tutti gli altri erbicidi, eccetto quelli di origine naturale e biologica, salvo nei casi di vigneti giovani entro i tre anni di vita oppure in aree di pendenza dove risulta impossibile l’utilizzo di mezzi meccanici.

La decisione adottata dal coordinamento dei sindaci fa seguito all’adozione negli anni scorsi da parte di da parte di cinque comuni (Conegliano, Vittorio Veneto, Colle Umberto, San Pietro di Feletto e Tarzo) di ordinanze che vietavano, temporaneamente fino al 31 dicembre 2017 e poi prorogate fino al 31 dicembre 2018, l’uso di prodotti contenenti il glifosato. Ora, il divieto dovrà essere integrato nei regolamenti di polizia rurale di ciascun comune entro il 30 aprile prossimo e interesserà tutti i 15 comuni della Docg Prosecco Superiore Conegliano Valdobbiadene.


La Conferenza Stato Regioni ha dato il via libera al piano nazionale di sostegno del 2019 per il settore vitivinicolo. La principale novità è l’aumento di 25 milioni di euro dei fondi destinati agli investimenti e alla ristrutturazione, somma ricavata liberando i 20 milioni di euro finora destinati alla assicurazione dell’uva da vino a cui vanno aggiunti altri 5 milioni di euro provenienti dalla vendemmia verde. L’approvazione a Bruxelles lo scorso ottobre del cosiddetto regolamento omnibus, una sorta di revisione a medio termine della politica europea 2014-2020, ha fatto sì che la voce in bilancio sulla assicurazione dell’uva da vino sia ora a carico dei singoli programmi di sviluppo rurale e non più sull’Ocm vino permettendo così lo sblocco dei 20 milioni di euro sopracitati. Le condizioni di accesso a questa misura risulteranno inoltre più vantaggiose perché la soglia di attivazione dell’aiuto viene ora fissata ad una perdita del reddito del 20% contro il 30% prevista nell’Ocm vino.


Con una crescita del 6% in quantità e del 9,6% in valore l'export vinicolo francese nel 2017 ha superato il muro dei 13 milioni di hl. Tutti i settori sono in crescita: in particolare i vini Dop tranquilli, che sfiorano i 5,6 milioni di hl (+6,0%), e quelli Igp tranquilli, quasi 3,6 milioni di hl (+4,9%). Ma sono i vini varietali senza indicazione geografica ad avere avuto la crescita in doppia cifra, +13,4% in quantità e +12,7% in valore. Lo champagne, infine, supera i 2,8 miliardi di euro (+7,4%) con oltre 1,1 milioni di hl esportati (+4,3%).

ETTOLITRI 2015 2016 2017 %
Champagne 1.090.521 1.076.829 1.122.663 +4,3
Vini tranquilli Dop 5.257.298 5.225.321 5.585.008 +6,0
Vini tranquilli Igp 3.594.479 3.399.356 3.594.038 +4,9
Vini varietali tranquilli non geografici 740.923 780.565 885.435 +13,4
Altri vini tranquilli non geografici 1.062.612 1.065.411 1.072.806 +0,7
. . .        
TOTALE VINI 12.437.396 12.205.120 13.008.682 +6,0

 

MIGLIAIA DI EURO 2015 2016 2017 %
Champagne 2.691.465 2.625.731 2.821.242 +7,4
Vini tranquilli Dop 3.819.178 3.851.637 4.348.157 +12,2
Vini tranquilli Igp 808.296 788.045 827.121 +4,0
Vini varietali tranquilli non geografici 156.944 172.420 194.336 +12,7
Altri vini tranquilli non geografici 163.093 153.298 149.181 -2,7
. . .        
TOTALE VINI 7.927.703 7.873.945 8.663.599 +9,6

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