Champagne, export 2019 sotto le 300 milioni di bottiglie

La discesa è in gran parte attribuita a un rallentamento delle vendite nel mercato francese, continuando un declino che è iniziato l'anno precedente

Le prime stime del Comité interprofessionnel du vin de Champagne (Civc) confermano il calo dell'export 2019 dell'1,5% per un totale quindi di 297,4 milioni di bottiglie. È la prima volta dopo dieci anni che le esportazioni sono scese sotto le 300 milioni di bottiglie, quando nel 2009 furono solo 293 milioni. La discesa è in gran parte attribuita a un rallentamento delle vendite nel mercato francese, continuando un declino che è iniziato in questo paese l'anno precedente. Tuttavia, secondo il Civc, le cause ora sono diverse, dalle guerre commerciali in corso tra gli Stati uniti, Cina ed Europa alle preoccupazioni sull'impatto della Brexit. Da segnalare però che la crisi delle vendite colpisce principalmente gli Champagne di fascia bassa, in particolare quelle etichette che fanno leva sugli sconti di prezzo per attirare i consumatori, mentre i marchi più prestigiosi registrano invece un aumento della domanda e di conseguenza del fatturato. Un altro problema per lo Champagne è il continuo calo di fascino, e quindi di consumo, nei consumatori più giovani nei mercati cosiddetti maturi. Sempre più persone infatti riducono per motivi salutistici il consumo di alcol e nelle occasioni speciali a una bottiglia di Champagne vengono preferiti cocktail o vini rosati o altri spumanti, come il nostro Prosecco.

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