Austria, l’export 2019 raggiunge livelli record

L’abbondante vendemmia del 2018 e il crescente numero di paesi destinatari tra le cause di questa crescita

Grazie alla abbondante vendemmia del 2018 e al crescente numero di paesi destinatari, da 64 a 102 in dieci anni, l’export di vino austriaco ha toccato lo scorso anno un livello record, raggiungendo 636.000 hl (+2%) in quantità e 185,4 milioni di euro (+9%) in valore. Al primo posto la Germania, che ha ordinato quasi la metà di tutte le spedizioni e ha registrato una crescita del 3,9%. Altri mercati che hanno registrato una crescita sono gli Stati uniti, in aumento del 14,8%, la Svizzera, in crescita dello 0,9% e la Scandinavia, ad eccezione della Norvegia. Da segnalare anche il Giappone, che ha mostrato una crescita del 12,6% dopo un paio di anni relativamente stagnanti.

Come detto, la vendemmia del 2018 è stata di circa il 15% superiore alla media degli ultimi quindici anni e ciò ha permesso una maggiore disponibilità nel segmento dei vini di primo prezzo. Di conseguenza, il prezzo medio al litro è sceso a 2,92 euro rispetto a 3,22 euro nel 2018. L’aumento dell’export è dovuto in gran parte dalle vendite di vino bianco tranquillo, mentre gli spumanti austriaci hanno subito alcune battute di arresto, ad eccezione della Norvegia e del Regno unito dove si è invece avuta una forte crescita.

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