Russia, cresce del 10% l'import vinicolo 2019

L'Italia è al primo posto per valore con 300 milioni di euro di cui 116 di spumanti

Secondo i dati forniti dall'agenzia delle dogane russa e analizzati dall'osservatorio del mercato del vino spagnolo (Oemv), la Russia ha aumentato nel 2019 le sue importazioni di vino del 10% in termini di volume per sfiorare i 4,5 milioni di hl dopo il brusco calo dell'anno precedente. È un volume simile a quello del 2017, sebbene sia ancora lontano dalle cifre ottenute anni fa. Tuttavia, un nuovo record è stato battuto, con il totale del valore importato che cresce per il quarto anno consecutivo e tocca i 1038 milioni di euro (+12,2%) con il prezzo medio salito a 2,32 euro al litro (+2%), il valore più alto fino ad oggi.

Osservando invece i paesi di origine, il primo posto per valore spetta all'Italia con poco più di 300 milioni di euro (+9,9%) per quasi 900.000 hl, mentre per quantità vince la Spagna, con 1,25 milioni di hl (+44,7%) e 167 milioni di euro, grazie a cospicue vendite di vino sfuso. Più in dettaglio, l'Italia domina il mercato russo dei vini spumanti con più di due terzi del volume (300.000 hl, +16,2%) e il 60% del valore totale (quasi 116 milioni di euro, +12,9%). Più distante la Francia, le cui vendite sono cresciute dell'11% in quantità (75.000 hl) ma solo del 3,2% in valore (54,5 milioni di euro). La Spagna è invece al terzo posto con 53.000 hl (+23,3%) e 15,6 milioni di euro (+20,6%).

Questo sito non utilizza cookie di profilazione per fini pubblicitari ma solo cookie tecnici o di terze parti come Google Analytics, Facebook o Twitter.
Continuando a visitare questo sito si accetta il loro utilizzo.